giovedì 10 marzo 2016

National Gallery di Frederick Wiseman, documentario ispirato e solido sul famoso museo londinese. La macchina organizzativa, la bellezza delle opere, la passione di chi ci lavora dentro o di chi lo visita. Un'opera magnifica

Oggi vi voglio parlare di un'opera recente. Un documentario di un grande maestro proiettato come evento speciale nelle sale un anno e mezzo fa circa.
Mi riferisco a National Gallery di Frederick Wiseman.
Ecco la recensione:





National Gallery di Frederick Wiseman del 2014. (180 min. ca.)
Particolarissimo e lungo viaggio nel museo londinese. 
Wiseman (anche montatore e sceneggiatore di quest'opera) mostra la macchina organizzativa e ciò che fa funzionare il tutto, non soltanto gli affascinanti interni e le meravigliose opere. 
Ecco che vediamo vari spezzoni delle spiegazioni delle guide (preparatissime, davvero competenti e affabulatrici con ogni tipo di pubblico, dai gruppi classici di mezza età, agli esperti, ai ricercatori, ai bambini in età prescolare), di riunioni interne di contabilità o per discutere se associare o meno la London Marathon con la galleria - come sponsor - tenendo presente i pro e i contro ed eventi collaterali che si svolgono all'interno come ad esempio gli incontri per persone non vedenti, con i restauratori (che spiegano benissimo i processi del loro delicatissimo lavoro), il disegno dal vero con dei modelli in posa e una persona che passa di banco in banco e offre spunti di riflessione. 
Oppure riprende degli esperti/critici che a loro volta erano filmati per interviste, video per programmi tv, ecc... e fa vedere anche il restauro degli interni o l'allestimento di una particolare mostra (su Tiziano o Leonardo Da Vinci per esempio). 
Interessante il suo modo di intervallare queste porzioni molto parlate, molto eloquenti a momenti silenziosi (c'è soltanto il rumore di fondo naturale delle sale) soffermandosi sui volti dei visitatori o sui dettagli dei dipinti in questione e non. 
Ogni tanto c'è qualche dissolvenza e stacco sulle stanze vuote o sugli esterni. 
L'aver scelto di terminare con un balletto nella penombra di una sala è originale, suggestivo, quasi ipnotico (come del resto tutto il resto): la bellezza dei corpi, della musica e dei quadri. 
Un documentario davvero magnifico che ammalia, incanta, mostrando la passione delle persone coinvolte che riescono a trasmettere l'amore per l'arte anche allo spettatore che avrà molti spunti di riflessione su qualche pittore, sulla storia dell'arte in genere e non soltanto sul museo in sé. 
Due ore e cinquantatrè minuti che potrebbero spaventare, ma che in realtà sono esaustive e soddisfacenti per una panoramica, ma che appunto, possono raccontare soltanto una minima parte di tutto ciò che sta dietro il successo, il mantenimento, il rapporto col pubblico di una vera - non l'unica, ci mancherebbe, ma importante - istituzione. Già il fatto di incuriosire è una vittoria. 
Wiseman con polso sa prendere un po' di questo, un po' dell'altro in modo bilanciato, senza sfiancare, ma con molta lucidità, gestendo tutti questi elementi (tanti e il lavoro è molto complesso) che dati in mano ad un altro autore avrebbero determinato il caos o qualcosa con poco ritmo. Invece qui il ritmo c'è, dall'inizio alla fine. 
Davvero eccezionale. 
Da vedere assolutamente. Consigliatissimo. 


Voto: ****





























Il trailer:






Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?











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