Mi riferisco a Roman J. Israel, Esq. di Dan Gilroy.
Ecco la recensione:
Roman J. Israel, Esq. di Dan
Gilroy del 2017. Con Denzel Washington, Colin Farrell, Carmen Ejogo,
Lynda Gravatt, Amanda Warren, Hugo Armstrong, Sam Gilroy, Tony Plana.
(122 min. ca.)
Roman Israel J. (Washington) è assistente di lunga data di un
vecchio avvocato che all'improvviso ha un malore e gli lascia la via
libera. Ma Roman è una persona chiusa, con un progetto più grande
di lui da portare avanti e che non sa stare al mondo...
Legal drama
anomalo come è anomalo il suo protagonista, criptico e strambo.
In
effetti si punta tutto su Denzel Washington: istrionico, carismatico
ed imbruttito per il ruolo di un personaggio goffo e inusuale per lui
(sembra fatto apposta per vincere qualche premio, dato che l'anno
scorso con la sua opera da regista Barriere* era rimasto a
bocca asciutta. E quanto gli era pesato!).
La trama è altrettanto
strana con una sorpresa un po' telefonata un po' no.
Bello l'uso
delle musiche (parti integranti del mondo solitario di Roman. Ed è
probabilmente per questo motivo che risultano pesanti e ridondanti in
alcuni momenti).
Il cast è buono. A parte Washington c'è un Colin
Farrell un po' spaesato, fuori fase.
Un film particolare, che
travalica i generi e non somiglia a nient'altro. È originale, ma,
tuttavia, rimane sottotono e non decolla mai del tutto.
Un peccato
per lo sceneggiatore/autore Gilroy, che tanto aveva stupito con la
sua opera prima da regista Lo sciacallo - Nightcrawler*:
da lui ci si aspettava qualcosa di meglio, di più incisivo, anche se
qui si parla di ideali, di rinnovamento, di una persona che senza far
rumore vuole cambiare la Legge, il modo di interpretarla, la giustizia.
Curioso, ma
da vedere solo per curiosità in vista degli Oscar. Consigliato a
metà.
*Mie recensioni
Voto: **1/2/***
Il trailer:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata
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