Mi riferisco a Vittoria e Abdul di Stephen Frears.
Ecco la recensione:
Vittoria e Abdul (Victoria & Abdul) di
Stephen Frears del 2017. Con Judi Dench, Ali Fazal, Eddie Izzard, Tim
Pigott-Smith, Paul Higgins, Adeel Akhtar, Simon Callow, Olivia
Williams, Michael Gambon, Julian Wadham, Fenella Woolgar, Simon
Paisley Day, Robin Soans, John Stahl. (112 min. ca.)
Ispirato alla storia vera
dell'amicizia tra la Regina Vittoria con il muso Munshi, il suo
segretario e maestro indiano Abdul Karim, che tanto aveva scatenato
scandalo a corte. La vicenda è venuta alla luce grazie al
ritrovamento del diario dello stesso Abdul nel 2010.
Dramma
storico-biografico con punte di commedia in puro "stile Frears":
elegante, dalla confezione di classe. La vicenda però offre già di
per sé dei pro e dei contro.
Ossia tutto appare prevedibile e
telefonato e c'è troppo spazio per dei colpi bassi strappalacrime e
manierismi talvolta urticanti.
Si sorride anche, ma le gag appaiono
sgonfie, sanno di già visto.
Tuttavia ha anche dei momenti di
assoluta tenerezza e delicata poesia, i quali però vengono
annacquati da quanto detto sopra.
Girato in Inghilterra, Isola di
Wight, India e ha appunto una bella scenografia e una cura per gli
ambienti e i costumi.
La colonna sonora di Thomas Newman appare,
coerentemente col resto, un po' leziosa.
Il cast invece è perfetto:
soprattutto la divina Dame Judi Dench, che riesce a caratterizzare il
personaggio con una fragilità e uno spessore toccante. Inoltre,
essendo una pellicola di impianto molto teatrale, lei ci sguazza e dà
il meglio, aiutata dai primissimi piani sul suo viso vero, vissuto,
con tutte le rughe al loro posto. Bravo anche Ali Fazal nel ruolo di
Abdul: mai invadente e meno macchiettistico (per lo meno in lingua
originale) di quanto si potrebbe pensare. Eddie Izzard è un perfetto
"figlio di mamma" arrivista, razzista e attaccato alla
poltrona.
Un film - presentato fuori concorso alla scorsa Mostra del Cinema di Venezia - convenzionale, a tratti stucchevole, che
intrattiene senza sforzi (benché il ritmo non sia sempre costante),
piacevole per la presenza imponente ma sempre misurata di Judi Dench,
alla quale non si può non voler bene.
Da vedere per curiosità (in
lingua originale, se possibile). Consigliato a metà.
Voto: **1/2
La vera Regina Vittoria e il vero Abdul Karim
Il trailer:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
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