Mi riferisco a Tre manifesti a Ebbing, Missouri di Martin McDonagh.
Ecco la recensione:
Tre manifesti a Ebbing, Missouri
(Three Billboards Outside Ebbing, Missouri) di Martin McDonagh del 2017. Con Frances McDormand, Woody Harrelson,
Sam Rockwell, John Hawkes, Peter Dinklage, Lucas Hedges, Caleb Landry
Jones, Abbie Cornish, Samara Weaving, Clarke Peters, Darrell
Britt-Gibson, Kathryn Newton. (115 min. ca.)
Mildred Hayes (McDormand), donna di
mezza età del Missouri, decide di iniziare una guerra contro la
polizia locale, che non è riuscita a trovare l'assassino di sua
figlia (stuprata e bruciata). Così fa mettere tre scritte sui
cartelloni pubblicitari abbandonati sulla strada di Ebbing,
prendendosela in particolare con lo sceriffo Bill Willoughby
(Harrelson)...
Commedia drammatica/poliziesca scritta e diretta dallo
stesso McDonagh, molto intensa e piacevole.
Tutto scorre bene. Non
solo: è una pellicola toccante, che parla di amicizia, di amore per
il prossimo, spesso nascosto tra cinismo e violenza.
La vicenda
prende e rende partecipe lo spettatore. Ogni cosa è al suo posto.
Ma
ciò è anche il suo limite: appare un po' convenzionale e talvolta
telefonato. Finto perché sa di già visto.
Vale la pena guardarlo
però quasi esclusivamente per il cast meraviglioso: Frances
McDormand rifà benissimo quel personaggio à la Olive Kitteridge
(ossia brusco, arrabbiato col mondo, ma con un cuore. Qui meno
cattiva e cinica della suddetta Olive, ma pur sempre una donna
schietta, brutale e sciatta: tratti tipici di quella parte d'America
rurale) e non si può non amarla incondizionatamente. Qui non fa
nulla di così straordinario se non portare il suo carisma e la sua
bravura al servizio di una protagonista per la quale si fa il tifo a
priori. Bello ritrovare Woody Harrelson, sempre molto in parte. Chi
stupisce è Sam Rockwell un vicesceriffo ritardato, violento e
succube della madre che ha una bella evoluzione nel corso della
pellicola e lui riesce a dargli mille sfumature.
Ottima
l'ambientazione, colonna sonora dell'amico della MCDormand Carter
Burwell (compositore fidato dei fratelli Coen).
Incipit interessante,
momenti simpatici o che comunque fanno ridere amaramente (e Peter
Dinklage, affetto da nanismo, è impagabile per quanto riesce ad
essere autoironico), altri toccanti, per un film non propriamente
originale ma che, tuttavia, riesce a piacere e a coinvolgere.
Da
vedere (meglio in lingua originale). Consigliato.
Voto: ***
Il trailer:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata
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Condivido in pieno, andrò a vederlo per la sola Frances McDormand, che adoro.
RispondiEliminaPoi fammi sapere! Io avevo aspettative alte e sono rimasta un pochino delusa. ;)
RispondiEliminaOvvio che non è un brutto film, anzi. Ha dei momenti molto riusciti, a parte la McDormand.
RispondiEliminaGrazie come sempre per il commento. ;)