Mi riferisco a Lady Bird di Greta Gerwig.
Ecco la recensione:
Lady Bird di Greta
Gerwig del 2017. Con Saoirse Ronan, Laurie Metcalf, Tracy Letts,
Lucas Hedges, Timothée Chalamet, Beanie Feldstein, Stephen McKinley
Henderson, Lois Smith. (93 min. ca.)
Uno scorcio sulla vita di Christine "Lady
Bird" McPherson (Ronan), liceale particolare ed impulsiva,
perennemente in conflitto con la madre (Metcalf, che porta avanti la
famiglia, dato che il padre - Letts - soffre di depressione ed ha
perso il lavoro). La sua amicizia con Julie (Feldstein), i suoi brevi
amori con Danny (Hedges) e Kyle (Chalamet), la sua intenzione di
lasciare Sacramento per andare all'università.
Commedia drammatica
indie non pretenzioso, con personaggi stampalati.
Dalla scrittura
intelligente (manco a dirlo), dai dialoghi acuti, è puro Greta Gerwig.
Anche la
protagonista Saoirse Ronan (meravigliosa come al solito. Ha anche vinto di recente il Golden Globe) è
praticamente la copia della Gerwig e i personaggi che quest'ultima ha
interpretato al cinema. Si ride a denti stretti per l'umorismo
tagliente e il forte cinismo.
Ci sono anche i sentimenti, mai
gridati, sempre coerenti con il personaggio di Lady Bird.
Gli attori
sono perfetti per la parte. La suddetta Ronan, ma anche una ritrovata
Laurie Metcalf, un Tracy Letts sempre puntuale e Lucas Hedges, il
nipote di Casey Affleck in Manchester By The Sea*, sa
essere ironico al punto giusto. Ritroviamo anche Timothée Chalamet,
protagonista di Chiamami col tuo nome* di Luca Guadagnino.
Delicata, come tutta l'opera, la colonna sonora del buon Jon Brion.
Un percorso di vita ben raccontato per un film bizzarro e ben fatto.
Tuttavia manca qualcosa rispetto alle opere firmate da Noah Baumbach
e scritte con la Gerwig (o anche solo quelle di lei come attrice).
Manca quel guizzo, quell'originalità, quell'essere fuori dagli
schemi veramente e mai banale.
In questo caso la vicenda in sé sa di già
visto e anche se le strade che prende sono ricercate, l'epilogo è
convenzionale.
Come regia prima però è promettente. Greta Gerwig
nel suo piccolo è puro genio perché sa trovare la particolarità nella normalità di tutti i giorni.
Da vedere. Consigliato.
*Mie recensioni
Voto: ***
Il trailer:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata
Nessun commento:
Posta un commento