lunedì 22 maggio 2017

Lo stagista inaspettato di Nancy Meyers, commedia che parla di emancipazione e del rapporto tra vecchie e nuove generazioni con intelligenza ed ironia. Con due protagonisti azzeccati: Robert De Niro e Anne Hathaway. Purtroppo l'eccesso di melassa e la prevedibilità rovinano l'atmosfera creatasi

Oggi vi voglio parlare di un film piuttosto recente. Una commedia diretta da un'autrice sempre molto centrata. Qui perde un po' il suo solito equilibrio mantenendo comunque lo stesso stile.
Mi riferisco a Lo stagista inaspettato di Nancy Meyers.
Ecco la recensione:






Lo stagista inaspettato (The Intern) di Nancy Meyers del 2015. Con Robert De Niro, Anne Hathaway, Rene Russo, Anders Holm, Andrew Rannells, Adam DeVine, Zack Pearlman, Christina Scherer, Jason Otley, Nat Wolff, JoJo Kushner, Linda Lavin, Celia Weston, Steve Vinovich, Molly Bernard. Brooklyn. (121 min. ca.)
Ben Whittaker (De Niro) è un settantenne pensionato, vedovo, un po' annoiato dalla routine delle sue giornate. Così decide di candidarsi per uno stage proposto da una startup del settore abbigliamento. Lì comincerà a lavorare per Jules Ostin (Hathaway), la fondatrice della società, una vera (giovane) donna in carriera totalmente presa dal suo lavoro, con un marito "casalingo" e una figlia piccola che ha i suoi stessi modi di fare. Inizialmente scettica, Jules troverà in Ben più di un semplice stagista. 
























Commedia che parla del cambiamento dei ruoli uomo/donna all'interno della famiglia e della società e del rapporto tra vecchie e nuove generazioni. 
La Meyers scrive e dirige con la consueta intelligenza, garbo, eleganza - ormai quasi perduta nelle pellicole di questo tipo - e sorrisi, una storia semplice ma efficace. 
Come al solito anche la caratterizzazione psicologica dei personaggi è ottima: sono ben sfaccettati rispetto a quelli di commedie simili. 
Il cast è azzeccato. A cominciare dai protagonisti, in particolare Anne Hathaway: espressiva, briosa, impeccabile, dai perfetti tempi comici. Ed è più che credibile nel ruolo. De Niro è piacevole a tratti, quando non abbonda di faccette e smorfie insopportabili (negli ultimi anni diventate il suo marchio, purtroppo). E ci fa ricordare quanto fosse bravo anche in pellicole più leggere. Ritroviamo con piacere una Rene Russo sempre molto affascinante. 
Tutto sembrerebbe andare per il meglio, sta di fatto che fin dall'inizio si ha un sentore di déjà vu e verso il finale la vicenda diviene via via sempre più prevedibile. E strappalacrime. Troppa melassa e buoni sentimenti annacquano ciò che di solido c'era o ci poteva essere. Anche il ritmo ha dei cali (verso la metà) e in generale sembra un'opera più sgonfia rispetto agli standard della regista. 
Rimane comunque un film godibile, ben fatto, che utilizza bene gli stereotipi odierni, scherzandoci su.
Con la moralina spicciola del prendere la vita con più calma e del godersi anche le più piccole soddisfazioni. Divertendo anche però. 
Da vedere per una serata di relax. Consigliato. 


Voto: ***



Il trailer:






Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?











  
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