Mi riferisco a Lo stagista inaspettato di Nancy Meyers.
Ecco la recensione:
Lo stagista inaspettato (The Intern) di Nancy
Meyers del 2015. Con Robert De Niro, Anne Hathaway, Rene Russo,
Anders Holm, Andrew Rannells, Adam DeVine, Zack Pearlman, Christina
Scherer, Jason Otley, Nat Wolff, JoJo Kushner, Linda Lavin, Celia
Weston, Steve Vinovich, Molly Bernard. Brooklyn. (121 min. ca.)
Ben Whittaker (De
Niro) è un settantenne pensionato, vedovo, un po' annoiato dalla
routine delle sue giornate. Così decide di candidarsi per uno stage
proposto da una startup del settore abbigliamento. Lì comincerà a
lavorare per Jules Ostin (Hathaway), la fondatrice della società,
una vera (giovane) donna in carriera totalmente presa dal suo lavoro,
con un marito "casalingo" e una figlia piccola che ha i
suoi stessi modi di fare. Inizialmente scettica, Jules troverà in
Ben più di un semplice stagista.
Commedia che parla del cambiamento
dei ruoli uomo/donna all'interno della famiglia e della società e
del rapporto tra vecchie e nuove generazioni.
La Meyers scrive e
dirige con la consueta intelligenza, garbo, eleganza - ormai quasi
perduta nelle pellicole di questo tipo - e sorrisi, una storia
semplice ma efficace.
Come al solito anche la caratterizzazione
psicologica dei personaggi è ottima: sono ben sfaccettati rispetto a
quelli di commedie simili.
Il cast è azzeccato. A cominciare dai
protagonisti, in particolare Anne Hathaway: espressiva, briosa,
impeccabile, dai perfetti tempi comici. Ed è più che credibile nel
ruolo. De Niro è piacevole a tratti, quando non abbonda di faccette
e smorfie insopportabili (negli ultimi anni diventate il suo marchio,
purtroppo). E ci fa ricordare quanto fosse bravo anche in pellicole
più leggere. Ritroviamo con piacere una Rene Russo sempre molto
affascinante.
Tutto sembrerebbe andare per il meglio, sta di fatto
che fin dall'inizio si ha un sentore di déjà vu e verso il finale
la vicenda diviene via via sempre più prevedibile. E strappalacrime.
Troppa melassa e buoni sentimenti annacquano ciò che di solido c'era
o ci poteva essere. Anche il ritmo ha dei cali (verso la metà) e in
generale sembra un'opera più sgonfia rispetto agli standard della
regista.
Rimane comunque un film godibile, ben fatto, che utilizza
bene gli stereotipi odierni, scherzandoci su.
Con la moralina spicciola del prendere
la vita con più calma e del godersi anche le più piccole
soddisfazioni. Divertendo anche però.
Da vedere per una
serata di relax. Consigliato.
Voto: ***
Il trailer:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata
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