Mi riferisco ad American Ultra di Nima Nourizadeh.
Ecco la recensione:
American Ultra di Nima Nourizadeh
del 2015. Con Jesse Eisenberg, Kristen Stewart, Topher Grace, Connie
Britton, John Leguizamo, Bill Pullman, Tony Hale, Stuart Greer,
Lavell Crawford, Walton Goggins, Monique Ganderton, Michael Papajohn,
Nash Edgerton. (95 min. ca.)
Mike Howell (Eisenberg) è un giovane che lavora in un
minimarket di provincia con la passione per il fumetto. Vorrebbe
partire con la sua ragazza Phoebe Larson (Stewart) e chiederle di
sposarlo, ma rimangono bloccati a causa dei suoi attacchi di panico.
In realtà Max è una cavia che faceva parte di un progetto della
CIA, addestrato per uccidere, ma che adesso risulta essere un
pericolo da eliminare. Le cose si complicheranno e i due dovranno
scappare sul serio.
Commedia di azione caciarona e piena di difetti
che però a tratti diverte con un inconsapevole supereroe.
Sopra le righe, con situazioni demenziali
(fin da subito si presenta come demenziale senza troppi complimenti),
alterna per l'appunto scene che funzionano ad altre patetiche e
telefonatissime. Sparatorie a più non posso, con dispiegamento di
effetti speciali e stuntmen, violenza gratuita a profusione e una
trama poco convincente, che sa di già visto ma che a dire il vero
crea tensione e la mantiene con ritmo.
Il finale circolare è
stranamente coerente, ma anche quello cade nei soliti cliché di
genere.
Il cast è invece azzeccato e la coppia Eisenberg-Stewart -
di nuovo insieme dopo Adventureland e prima di Café Society* di Allen - funziona. Anche nella realtà sembrano molto
simili: hanno la stessa personalità e sembrano avere un approccio
quasi identico anche nel tipo di recitazione priva di orpelli, molto
diretta e naturale. Qui tutti e due riescono ad essere simpatici e
credibili nel pronunciare certe battute e nel reggere le gag. Topher
Grace è un cattivo antipatico quanto basta. Connie Britton è tosta
ed espressiva. E troviamo i redivivi John Leguizamo - sempre un
piacere rivederlo nei panni di personaggi kitsch - e Bill Pullman.
Un
film spettacolare visivamente ma esile (la sceneggiatura è di Max
Landis, figlio di John). Carini i titoli di coda.
Un divertissement,
anzi, un giocattolone innocuo quanto discutibile.
Da vedere solo per
curiosità. Consigliato a metà se si vuole qualcosa di "ignorante".
*Mia recensione
Voto: **1/2
Il trailer:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata
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