Mi riferisco a The One I Love di Charlie McDowell.
Ecco la recensione:
The One I Love di Charlie
McDowell del 2014. Con Mark Duplass, Elisabeth Moss, Ted Danson.
(91 min. ca.)
Ethan (Duplass) e Sophie (Moss) sono una coppia in crisi che cerca
aiuto di un'analista (Danson) Quest'ultimo visti i pochi progressi,
propone loro una breve vacanza in una casa in campagna. Dalla prima
notte qualcosa non va, sembrano capitare cose bizzarre di cui sono
all'oscuro. Ma è la mattina dopo che scoprono che nella dépendance
si alternano le due versioni di loro stessi - la versione migliorata
e più affascinante, meno problematica e più accondiscendente -, la
casa è una specie di mondo parallelo e stanno vivendo un'esperienza
paranormale. A quel punto decidono di stare al gioco. Non tutto andrà
come previsto.
In bilico tra dramma e commedia romantica/fantastica (ricorda molto Ruby Sparks*, Questione di tempo* e i lavori di Kaufman, Gondry e Jonze), è una pellicola indipendente che
coinvolge immediatamente lo spettatore, lo cattura e lo fa
parteggiare per i protagonisti.
Se l'epilogo ad un certo punto appare
scontato - ma si evita l'happy end ed è già molto in questo caso: vengono raggirati inoltre gli stereotipi di genere -
la messa in scena è ottima e l'intrigo viene ben raccontato senza caos: tutto scorre liscio. Anche troppo si potrebbe dire.
L'altra cosa
graditissima invece è l'assenza o quasi di effettoni speciali che
avrebbero rovinato l'atmosfera.
Girato con polso in appena quindici
giorni, è tutto basato sulle interpretazioni davvero convincenti dei
protagonisti. Tutti e due (anzi, quattro) incarnano bene delle persone normalissime,
prive di glamour. Elisabeth Moss (la Peggy Olson di Mad Men) è forse quella più in parte ed
espressiva.
Anche se la vicenda ha dei momenti ripetitivi, non soffre
di pedanteria, ha un certo respiro e non è dispersivo, va subito al dunque (perciò sono state evitate inutili lungaggini).
Un film godibile - non del tutto originale, va ripetuto - che vira su
tonalità malinconiche nel finale (mentre verso metà si sorride
perfino) e offre una disamina dei rapporti di coppia lucida.
Spicciola? Può darsi. Teatro filmato? Ethan stesso menziona Chi ha paura di Virginia Woolf?.
Ma la resa è convincente e il tema di fondo è
portato avanti con intelligenza.
Da vedere. Consigliato.
*Mie recensioni
Voto: ***
Il trailer:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata
Nessun commento:
Posta un commento