Mi riferisco a Into the Woods di Rob Marshall.
Ecco la recensione:
Into The Woods di Rob Marshall
del 2014. Con Meryl Streep, Emily Blunt, James Corden, Anna Kendrick,
Daniel Huttlestone, Chris Pine, Christine Baranski, Billy Magnussen,
Tracey Ullman, Johnny Depp, Lilla Crawford, Lucy Punch, Tammy
Blanchard, Simon Russell Beale, Frances de la Tour, Annette Crosbie,
Joanna Riding, MacKenzie Mauzy. (125 min. ca.)
Basato sull'omonimo musical di
Stephen Sondheim e ispirato alle fiabe originali dei Fratelli Grimm
(Cappuccetto Rosso, Cenerentola, Raperonzolo) e Jack e la pianta di fagioli,
il progetto passò di mano in mano fra varie case di produzione dai
primi anni '90 finché la Disney non siglò il contratto
definitivamente nel 2012.
L'idea di fondo è carina, gli attori sono
molto bravi (attenzione, è obbligatorio guardarlo in lingua
originale così da non subire i bruschi stacchi tra parlato - sicuramente fintissimo - e
cantato).
Meryl Streep nei panni della strega e madre di Raperonzolo
è paradossalmente più libera del solito, meno ingabbiata nei suoi
soliti sguardi o nelle sue solite pose o gesti di maniera e risulta convincente.
La Blunt è una scoperta: espressiva, simpatica. La Kendrick
indubbiamente brava. James Corden irritante e simpatico al contempo,
Johnny Depp in un cameo nella parte del lupo (che pare più un
pedofilo) è davvero inquietante ma fa troppo poco per poter essere
giudicato. Daniel Huttlestone (già Gavroche in Les Misérables* di Tom Hooper) se la cava egregiamente. Christine Baranski è
sempre troppo sottovalutata: la sua versione della matrigna di Cenerentola è
perfetta e addirittura divertente. Ironico anche il "siparietto"
dei due principi che si sfidano cantando l'unico brano decente e
dalla melodia accattivante, ossia Agony.
Sì, potrebbe
essere pieno di gag e di trovate ma a volte il risultato è
involontariamente ridicolo: una parodia fine a se stessa. Anche il
lato dark e cattivo viene annacquato dalla produzione Disney.
Come
accennato, le canzoni sono anonime, poco orecchiabili, non incisive e
ciò pesa sulla resa di tutta la pellicola. La regia fa quel che può
in una trasposizione un po' troppo didascalica e senza troppe idee.
Quel che invece sorprende è l'uso consapevole e mai troppo invadente
degli effetti speciali e, nonostante le ambientazioni buie, lugubri e
asfittici del bosco, i movimenti di camera sono classici non soffocanti come ad
esempio nel già citato Les Misérables (il quale peccava
purtroppo di poco respiro). Ha poco respiro invece il finale. Non c'è
un'apertura, non c'è pathos, non si sentono la tensione e
distensione che dovrebbero esserci al culmine della vicenda.
Sommando
questo difetto alla lentezza degli ultimi quaranta minuti dopo il "primo" finale - drammatici
per i vari protagonisti - il quadro è fatto.
Un film poco convincente
e un'occasione sprecata. Sprecata per il cast più in parte che mai,
per il soggetto interessante (ma che a ben vedere altri lavori, con
gli anni ha perso originalità. Basti pensare ai vari Shrek)
e per l'azzardo disneyano (ma dire il vero aveva osato anche con Maleficent*).
Non adatto a chi si annoia con i musical
perché questo è veramente tedioso. Da vedere per curiosità.
*Mie recensioni
Voto: **1/2
Il trailer:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata
Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata
Nessun commento:
Posta un commento