Ben realizzato e ben recitato, è stato davvero una sorpresa per quanto mi riguarda.
Mi riferisco a Captain Phillips - Attacco in mare aperto di Paul Greengrass.
Ecco la recensione:
Captain Phillips - Attacco in mare
aperto (Captain Phillips) di Paul Greengrass del 2013. Con Tom Hanks, Barkhad
Abdi, Barkhad Abdirahman, Faysal Ahmed, Mahat M. Ali, Catherine
Keener, Michael Chernus, David Warshofsky, Corey Johnson, Chris
Mulkey, Yul Vazquez, Max Martini, Omar Berdouni, Issak Farah Samatar. (134 min. ca.)
Nell'aprile 2009 il capitano Richard Phillips (Hanks)
partito con la nave Maersk Alabama per una spedizione umanitaria
(Programma Alimentare Mondiale) nel Corno D'Africa caricata con
tonnellate di cointainer, si trova ad affrontare con la sua truppa
quattro pirati somali armati di fucili AK-47 con a capo Abduwali Muse
(Adbi), i quali dapprima riusciranno a salire rocambolescamente sulla
nave e successivamente prenderanno in ostaggio lo stesso Phillips -
il quale si era offerto volontario, in pratica - nella scialuppa di
salvataggio. La notte successiva Muse verrà convinto a salire nella
nave di salvataggio per una fantomatica negoziazione (il 30.000
dollari in contanti ricevuti dal protagonista non sono bastati). A
quel punto il capitano rimarrà in balia degli altri tre. La
mobilitazione della task force con i cecchini pronti a farli fuori
scatenerà un avvincente epilogo.
Tratta dall'autobiografia del
capitano Richard Phillips Il dovere di un capitano, è
una pellicola dallo spiccato realismo pur con qualche minima
differenza dalla storia vera.
Girata in mare aperto a Malta con la
nave gemella - Alexander Maersk - di quella assaltata dai pirati (tranne le scene della
scialuppa girate in una "piscina") con meticolosità e
precisione (tecnicamente è ineccepibile) sfruttando inoltre anche
gli spazi interni e angusti, con un'ottima gestione delle luci e
delle riprese che conferiscono all'opera delle atmosfere da
documentario come se fossero estemporanee, improvvisate (ed invece è
stato tutto preparato fino alla nausea).
Grande importanza ha avuto,
come detto, l'impiego di una nave vera e non una ricostruzione nei
teatri di posa o soltanto di computer grafica e l'intuizione dello
stesso Greengrass (che si capisce essere avvezzo al genere di azione
ed inseguimenti) nell'utilizzare attori quasi non professionisti
provenienti proprio dalla Somalia (ma che sapessero parlare anche
l'inglese).
Barkhad Abdi (candidato all'Oscar come Miglior Attore Non
Protagonista) è straordinario, credibile: riesce a tener testa a Tom
Hanks. Gli altri non sono da meno (piccolo aneddoto: hanno girato
tutto personalmente, senza stuntmen e si erano ritrovati a faccia a
faccia con il resto degli attori nel momento stesso in cui venne
girata la scena dell'attacco alla Maersk Alabama). Dal canto suo Tom
Hanks è riuscito ad umanizzare un personaggio che poteva risultare
il solito stereotipo dell'eroe piatto e monocorde (confrontarsi con
il reale Phillips lo avrà aiutato). Un ruolo difficile che invece
grazie a lui ha molte sfumature risultando convincente (ed è forse
una delle sue migliori prove della sua carriera) sia nel manifestare
la sorpresa iniziale - e via via la paura - che lo stato di shock
finale in una scena davvero commovente.
Ritmo teso, incalzante e
ansiogeno, montaggio serrato, musica convenzionale che però non
prevale sulle immagini - come purtroppo accade spesso - perciò ben
bilanciata, per un thriller d'avventura sincero nelle intenzioni che svicola dal film
prettamente di genere per raccontare senza tanti fronzoli la vicenda.
Il solito patriottismo e filoamericanismo (ma era inevitabile a ben
vedere. Le cose erano andate così) viene tenuto a bada e non
disturba.
Ottimo intrattenimento intelligente, appassionante dai
primi minuti.
Anche la lunghezza non è un difetto.
Da vedere
assolutamente. Consigliatissimo.
Voto: ***1/2
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