Mi riferisco a Magic in the Moonlight di Woody Allen.
Ecco la recensione [ATTENZIONE, immagini spoiler]:
Magic in the Moonlight di Woody
Allen del 2014. Con Emma Stone, Colin Firth, Eileen Atkins, Marcia
Gay Harden, Jacki Weaver, Hamish Linklater, Erica Leerhsen, Simon
McBurney, Catherine McCormack. (97 min ca. )
1928. L'elegante Stanley Crawford
(Firth) sotto lo pseudonimo di Wei Ling Soo, è un famoso e
apprezzatissimo illusionista. Il suo amico Howard Burkan (McBurney)
lo convince ad andare con lui in Provenza per smascherare Sophie
Baker (Stone), giovane e frizzante sensitiva davvero di talento.
Riuscirà a farlo ricredere sulle sue certezze scientifiche contro il
soprannaturale. Ed anche l'amore farà presto capolino.
Commedia
romantica/sofisticata dai dialoghi veloci con trama esilina e molto semplice (a
caldo potrebbe apparire fin troppo banale) che prende a mani basse
dai film classici (pensiamo a quelli di George Cukor o a Un amore splendido. Quando il protagonista va a trovare la zia -
Eileen Atkins - con la nuova "amica", ricorda tanto
quel filone).
Ecco che l'ambientazione retrò (con i bellissimi
costumi, le scenografie curatissime, la fotografia calda e la musica
jazz/charleston) ha un senso. Così come ha senso tutto lo sviluppo
prevedibile.
Non è nient'altro che un divertissement, uno sfizio, la
voglia del regista di ripercorrere strade già percorse (e qui
l'automobile ha grande spazio ed elemento che crea situazioni sia
favorevoli - l'innamoramento con Sophie - che sfavorevoli, ossia
l'incidente della zia).
La coppia Firth-Stone non sembra ben
assortita, anzi, alquanto strana (non soltanto per la differenza
d'età, dato che la Stone sa camuffare bene) ma tutto è così
perfettamente orchestrato, ogni cosa fila talmente liscia che anche
loro ad un certo punto convincono e i minuti sembrano volare. Dei due
attori forse la più convincente è la Stone (ma in lingua
originale).
Gli altri attori fanno poco o niente. Hamish Linklater è
detestabile dai primi secondi, mentre Eileen Atkins ha dei botta e
risposta con Colin Firth serratissimi e divertenti.
Una pellicola
senza pretese ma girata in maniera impeccabile che si chiude quasi di colpo senza troppi ricami o
colpi di scena (ci sarebbe ma lo spettatore ha mangiato la foglia già
da un po') e lascia soddisfatti almeno fino alla fine dei titoli di
coda. Non ci sono le solite battute memorabili ma strappano comunque più di un
sorriso e qualche risata di gusto.
Un film che parla di stupore - e ancora una volta dopo Scoop, La maledizione dello scorpione di giada, Alice...
- di magia (e di magia dell'amore) e assolve il compito di quel tipo di
cinema fatto di intrattenimento, dolcezza e un pizzico di ingenuità
che alla fin fine fa star bene. Non il migliore Allen
(sicuramente il più positivo però e uno dei più gioiosi della sia
carriera. Forse dopo il dramma capolavoro Blue Jasmine* anche lui ne aveva bisogno) ma un Allen diverso che sa rischiare e
mettersi di nuovo in gioco.
Da vedere (come già detto, in
lingua originale. Il doppiaggio è oltraggioso: non rende giustizia e
rovina l'atmosfera godibile. Le situazioni sono farsesche ma le voci
fanno sembrare le performance finte e sopra le righe, per nulla
piacevoli). Consigliato.
*Mia recensione
Voto: ***
Il trailer:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata
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