Mi riferisco a Saving Mr. Banks di John Lee Hancock.
Ecco la recensione:
Saving Mr. Banks di John Lee
Hancock del 2013. Con Tom Hanks, Emma Thompson, Ruth Wilson, Colin
Farrell, Paul Giamatti, Rachel Griffiths, Bradley Whitford, Jason
Schwartzman, B.J. Novak, Kathy Baker. (126 min. ca.)
Il film racconta la vicenda di
Pamela Travers, l'autrice di Mary Poppins, che andrà a
Los Angeles per discutere con Walt Disney e gli autori sul film
tratto dal suo romanzo, tentennando prima di cedere i diritti (cosa non vera poiché quando incontra Disney personalmente ha già ceduto i diritti).
Totalmente romanzato e con troppi cambiamenti dei veri fatti, è un
film che punta tutto sulla commozione e i sentimenti ed
effettivamente fa centro. Vedere la Travers piangere durante la prima
(cosa ovviamente non successa, data la sua disapprovazione su tutto)
è un colpo anche per lo spettatore, ma anche una furbata non
perdonabile.
I continui flashback sull'infanzia della scrittrice sono
ben fatti ma dopo un po'
risultano pesanti e ripetitivi una volta capito il gioco (nonostante
siano importanti per capire la psicologia della Travers e il perché
alcuni personaggi cruciali del libro - la stessa Mary Poppins e il
signor Banks - siano vicini a lei): flashback-anni '60-flashback-anni
'60.
Gli attori sono bravi (anche la Wilson - Alice della
miniserie inglese Luther, per intenderci - e Farrell non
sono affatto male): la Thompson è perfetta come al solito,
interpreta bene il suo ruolo, anche se a volte risulta un po'
macchiettistica abbondando con tic e faccette; Hanks è troppo
imbolsito per interpretare Disney ma ci sa fare; Giamatti è in gambissima.
La fotografia è forse l'elemento più encomiabile: brillante e avvolgente. Il montaggio è davvero perfetto.
Il fatto di aver lasciato poco spazio al dietro le quinte della realizzazione di Mary Poppins (le deliziose
canzoni ci vengono fatte ascoltare poco e quelli sono forse i momenti
più piacevoli. Trascinante Let's Go Fly A Kite) è un limite che lascia l'amaro in bocca (anche se è voluto. Si può rimanere ingannati: non è una pellicola prettamente su Mary Poppins ma sulla Travers). E dati i
contenuti un po' forti quali la madre della Travers negligente, il padre
morente con scene effettivamente non adatte ai più piccoli, si poteva
osare un po' di più, non essere così smaccatamente melensi (anche
se è della Disney).
Oppure, ancora meglio, si poteva essere aderenti
alla realtà degli eventi: un po' di sincerità non avrebbe guastato. Simpatica invece l'idea di far sentire nei titoli di coda alcuni stralci delle registrazioni della vera Travers.
C'è da dire che è realizzato bene, è piacevole, dai buoni
sentimenti (è il tipico film Disney) quindi emozionante, scorre velocemente, ha ritmo,
il sarcasmo della Travers è adatto alla Thompson e viceversa perciò
diverte ma è un film piuttosto inconsistente, inutile, ruffiano. Ha il pregio però di far venir voglia
di recuperare quel grande capolavoro che è tutt'ora Mary
Poppins. (Un cameo dei due attori Dick Van Dyke e Julie Andrews sarebbe stato doveroso).
Consigliato ai nostalgici e agli adulti che vogliono
riscoprire la loro parte bambina (e non fa mai male, questo no, e
forse è proprio la morale della pellicola).
Da vedere almeno per curiosità.
Da vedere almeno per curiosità.
Voto: **1/2
Il trailer:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata)
Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata)
Nessun commento:
Posta un commento