Mi riferisco a Limitless di Neil Burger.
Ecco la recensione:
Limitless di Neil Burger del
2011. Con Bradley Cooper, Robert De Niro, Abbie Cornish. (105 min. ca.)
Basato sul
romanzo Territori oscuri di Alan Glynn, narra la storia
di Eddie Morra (Cooper), scrittore fallito che prova una droga
datagli dal fratello della sua ex (uno spacciatore). Si tratta
dell'NZT, una pastiglietta che ha il potere di risvegliare tutte le
parti del cervello che l'uomo solitamente non utilizza. Gli effetti
sono immediati e impressionanti: Eddie non solo riesce a scrivere il
suo libro in quattro giorni, ma sa tutto di qualsiasi cosa e riesce
ad apprendere con una semplicità incredibile. Frequentando varie
compagnie capisce che può diventare un mago della Borsa, quindi si
mette a lavorare per Carl Van Loon (De Niro) e riesce a prevedere
tutti i passaggi, tutti gli imbrogli, permettendogli di fare soldi a
palate. Ma non ha ancora fatto i conti la dipendenza dal farmaco che,
se non viene più assunto (il cognato intanto è stato ucciso),
devasta il cervello e il corpo (molti clienti, verrà a sapere, -
anche fra quelli della Borsa - stanno morendo). Riuscirà tra minacce
di altri consumatori, un omicidio sulle spalle e la fine (temporanea)
delle scorte a diventare anche Senatore.
(Fanta)thriller particolare ma
girato "alla Schumacher" di Number 23, con vorticosi
movimenti di macchina ed effetti speciali (anche simpatici. Come le immagini statiche che sembrano in movimento e compenetrare l'un l'altra). L'idea è veramente
interessante e anche l'intreccio potrebbe esserlo se non si perdesse
e non diventasse ripetitivo. L'ultima parte poi è piuttosto debole,
con Eddie che riesce a risolvere tutti i suoi problemi magicamente
per un finale banale. La fidanzata ritorna da lui, si è tolto dai
piedi Van Loon che voleva rovinarlo, dell'accusa di omicidio non si
fa più parola. No, non funziona purtroppo.
Cooper (che figura tra i produttori esecutivi) è bravo con quel
suo sguardo un po' smarrito, De Niro fa poco ma è convincente (anche
se poco incisivo). Altre note stonate: Eddie che in un ristorante
sfoggia un italiano/grammelot, a parte qualche parola, con la
cameriera che gli risponde in un italiano farfugliato. No, non va
bene, perché se un italiano lo guarda in lingua originale si trova questo
pressapochismo. Ecco qual è il difetto: la superficialità.
Una pellicola con del potenziale riuscita a metà.
Una pellicola con del potenziale riuscita a metà.
Da vedere per
curiosità senza avere grandi aspettative.
Voto: **
Il trailer:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
(Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata)
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