Mi sto riferendo a Bronx.
Ecco la recensione:
Bronx (A Bronx Tale) di Robert De Niro del 1993.
Con Lillo Brancato, Francis Capra, Chazz Palminteri, Robert De Niro,
Taral Hicks, Kathrine Narducci, Joe Pesci. (121 min. ca.)
Il film narra (anche con
la voce fuori campo) la storia - dall'infanzia all'adolescenza - di
Calogero Aniello (Capra e Brancato), nato e cresciuto nel quartiere
italoamericano del Bronx (New York) con una modesta famiglia di lavoratori (il
padre è un autista d'autobus. Interpretato da De Niro). Fin da
piccolo imita i gesti e i modi di Sonny (Palminteri), boss della zona
e lo "protegge" non testimoniando per un omicidio al quale
ha assistito. Lo comincia a frequentare nonostante i divieti del
padre e diventa la mascotte durante le scommesse a dadi prima e
durante le corse dei cavalli poi. Inoltre diviene quasi come un
figlio per Sonny. Successivamente il ragazzo, ormai diciassettenne, si
innamorerà di una ragazza di colore. Sonny lo salverà
dall'incidente in auto dei suoi amici che erano andati nel quartiere
delle persone di colore per assaltare i negozi e bruciarli. Purtroppo
il figlio dell'uomo che era stato ucciso otto anni prima si
vendicherà e gli sparerà. Calogero alla fine ammetterà che sia suo
padre che Sonny sono stati un'ottima guida per lui, per avergli
insegnato ad amare senza riserve.
Prima opera da regista di Robert De
Niro con la sceneggiatura di Palminteri tratta da una sua piéce. De
Niro sa come costruire e comporre la pellicola (anche visivamente.
Ottimo il montaggio) giocando bene con gli stereotipi mai fine a se
stessi. Si sente che è coinvolto profondamente in quello che
racconta (e l'amore che ha per la sua città), ci crede e rende partecipe il pubblico, coinvolgendolo ed
emozionandolo.
Ha imparato benissimo da Scorsese e da Leone (le loro
influenze si sentono eccome). Diciamo che c'è un po' di
Scorsese-Leone (di C'era una volta in America) e un pizzico del
Lucas di American Graffiti. Con continui riferimenti agli
avvenimenti dell'epoca (non troppo approfonditi ma neanche trattati
in modo superficiale. In fondo è la storia di Calogero), è una
pellicola dal ritmo sempre costante, molto scorrevole e godibile, con
una bellissima e suggestiva ambientazione (anche una bella colonna
sonora con pezzi dell'epoca che si potevano ascoltare a Little
Italy).
Robert De Niro era in formissima allora anche come attore.
Francis Capra che interpreta Calogero a nove anni è uno spasso: in
gamba, espressivo, molto spavaldo. Brancato è identico a fisicamente
a De Niro in maniera impressionante: bravo anche lui (poi se si pensa
che era il suo primo film in assoluto... De Niro l'aveva scovato in
spiaggia). Chazz Palminteri in parte (solo la faccia basta). Cameo di
Joe Pesci.
Un film nostalgico e onesto (per il discorso di cui sopra
sulla regia di De Niro) che può piacere ad un pubblico trasversale,
non solo a chi ama il genere gagster.
Da vedere assolutamente. Nel
suo piccolo è un cult.
Voto: ***
Il trailer:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
(Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata)
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