Ecco la recensione:
Frozen River - Fiume di ghiaccio
di Courtney Hunt del 2008. Con Melissa Leo, Misty Upham. (97 min. ca.)
Una donna
con un marito scomparso dedito al gioco, nella zona di confine tra
l'America e il Canada, deve badare ai due figli e pagare i debiti,
pena il pignoramento degli immobili. Non ha un lavoro redditizio,
perciò insieme ad una donna mohawk, si mette negli affari di
contrabbando aiutando dei clandestini ad entrare negli Stati Uniti
per mezzo del fiume ghiacciato St. Lawrence, con la speranza di poter comprare una nuova casa.
Film indipendente
ambientato nelle zone fredde e affascinanti di un'America squallida e
problematica (nel 2010 anche Un gelido inverno tratterà
una tematica molto simile dalla resa diversa, girata sempre da una
donna). Qui la sceneggiatura (nominata agli Oscar) è molto solida e
la storia raccontata senza eccesso di sentimentalismi, ma neanche in
modo così troppo superficiale, tanto da provare vera empatia per le
due donne. La desolazione del luogo, il freddo, la disperazione delle
protagoniste si sentono appieno e affascinano. (Bello seguire la crescita del loro rapporto: dapprima ostile, si trasforma poi in un'amicizia sincera).
Melissa Leo (che ha
ricevuto una nomination all'Oscar per questo ruolo oltre altri premi)
è fantastica, una donna matura (che forse dimostra più della sua
età, non soltanto in questo film per il suo personaggio sciatto, sempre. Belli i primissimi piani sul viso pieno di rughe) che cerca con dignità di portare avanti la baracca. La sua
recitazione è realistica, perfetta, senza sbavature, da applausi. Ma
anche Misty Upham riesce a dare alla sua Lily umanità. Un film che
colpisce e che ha nelle atmosfere suggestive uno dei suoi punti di
forza. Consigliatissimo.
Voto: ***/***1/2
Il trailer:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
(Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata)
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