lunedì 10 aprile 2017

Harry Potter e l'Ordine della Fenice di David Yates, quinto episodio della saga di J. K. Rowling. Appassionante, coinvolgente, dal ritmo sempre teso, con un buon equilibrio tra dark e leggerezza e un personaggio, quello interpretato dall'eccezionale Imelda Staunton, che funziona

Oggi voglio continuare a parlarvi di un film della saga di Harry Potter. Un quinto capitolo questo, criticato da molti per via dei tagli che hanno fatto al romanzo a livello di sceneggiatura. Eppure il film, se visto senza aver letto il libro, funziona benissimo.
Mi riferisco ad Harry Potter e l'Ordine della Fenice di David Yates.
Ecco la recensione:





Harry Potter e l'Ordine della Fenice (Harry Potter and the Order of the Phoenix) di David Yates del 2007. Con Daniel Radcliffe, Rupert Grin, Emma Watson, Imelda Staunton, Matthew Lewis, Evanna Lynch, Bonnie Wright, Michael Gambon, Gary Oldman, Ralph Fiennes, James Phelps, Oliver Phelps, Katie Leung, Jason Isaacs, Helena Bonham Carter, Robert Hardy, Mark Williams, Julie Walters, Brendan Gleeson, David Thewlis, Natalia Tena, George Harris, Alan Rickman, Maggie Smith, Robbie Coltrane, David Bradley, Tom Felton, Emma Thompson. (138 min. ca.)
Harry Potter (Radcliffe), prima di tornare ad Hogwarts, salva la sua vita e quella del cugino dalle grinfie dei Dissennatori. Ma il Ministero della Magia lo accusa di aver usato la magia, per l'appunto, in presenza di un Babbano (persona che non possiede poteri), per cui verrà portato in udienza. Silente (Gambon) riuscirà a difenderlo e a fargli vincere la causa. Ma, dato che il ritorno di Voldemort sembra imminente, Silente, Sirius (Oldman) e gli altri vogliono costituire di nascosto "l'Ordine della Fenice" per riunire le forze e sconfiggere lui e i suoi seguaci. A complicare le cose ci sarà Dolores Umbridge (Staunton), sottosegretaria del Ministro della Magia, conosciuta da Harry durante l'udienza e nuova perfida insegnante della Difesa Contro le Arti Oscure.























Quinto episodio della saga di J. K. Rowling, questa volta - e l'unica - con la sceneggiatura di Michael Goldenberg al posto di Steve Kloves e con l'arrivo alla regia di David Yates (il quale dirigerà anche gli ultimi tre).
Ed in effetti la regia di Yates è un buon compromesso tra il brio di Columbus e il lato più oscuro introdotto da Cuarón.
Pieno di ritmo, è appassionante dall'inizio alla fine e ha il giusto equilibrio di leggerezza (con il delinearsi delle varie simpatie e interessi amorosi tra i ragazzi), umorismo (soprattutto quello acuto e tagliente di Hermione, quello involontario di Piton) e brutalità.
Anche la sceneggiatura sembra essere meno dispersiva ed in generale tutto appare più compatto, coeso.
Il finale è decisamente più soddisfacente del quarto, meno freddo e impersonale.
Poi vengono introdotti dei nuovi e fortissimi personaggi ed altrettante meravigliose attrici. Imelda Staunton è eccezionale nel suo essere così detestabile e strisciante (la caratterizzazione della Umbridge e la sua stanza piena di piatti con gattini è inquietante e buffa). Helena Bonham Carter è sembre brava nel ruolo della pazza.
Molte le scene di impatto sia emotivo che visivo: si rimane letteralmente col fiato sospeso nel finale e ci sono attimi di inaspettata tenerezza.
Forse è un gradino leggermente sotto al terzo capitolo ma siamo lì lì. Un difetto: la colonna sonora invasiva di Nicholas Hooper (anche lui nuovo). Troppi pizzicati, di poco respiro, se non per qualche momento.
Un film veramente piacevole e coinvolgente.
Da vedere assolutamente. Consigliatissimo.



Voto: ***/***1/2







Il trailer:







Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?













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