Mi riferisco a 127 ore di Danny Boyle.
Ecco la recensione:
127 ore (127 Hours) di Danny Boyle del 2010.
Con James Franco, Kate Mara, Amber Tamblyn, Clémence Poésy, Lizzy
Caplan, Treat Williams, Kate Burton. (94 min. ca.)
Il 25 aprile 2003 Aron Ralston
(Franco), un giovane appassionato di trekking, decide di fare una
gita nel Blue John Canyon dello Utah, in solitaria, senza avvertire
nessuno. Tutto procede per il meglio, il giorno dopo si mette
seriamente in cammino, quando per una sbadataggine finisce in una
gola e precipitando si porta appresso un grosso masso che gli finisce
sul braccio destro incastrandolo in pratica alla parete. Dovrà
passare 127 ore tra la vita e la morte. Per salvarsi dovrà fare una
scelta forzata: coraggiosa quanto estrema...
Film thriller/avventura
tratto da una storia vera e basato sul libro di Aron Ralston.
Tutto
sulle spalle di un James Franco eccezionale, totalmente dentro al
personaggio (nomination all'Oscar meritatissima. Anzi, forse forse
avrebbe meritato la statuetta).
Dal magnifico montaggio, con un uso
creativo dello split screen (lo schermo viene diviso spesso anche in
tre parti), con la musica che ben si integra alle immagini, riesce a
far provare allo spettatore la stessa adrenalina e la stessa
sofferenza fisica del protagonista.
Ansia, tensione dall'inizio alla
fine, è un film dinamico pur essendo girato in gran parte solo
all'interno di questa frattura del canyon (le panoramiche del paesaggio lasciano senza fiato e rendono ancora di più il senso di isolamento).
Interessante come il
regista sia riuscito a dare vita al flusso di coscienza, dei
pensieri, dei ricordi (flashback), delle allucinazioni da stanchezza
di Aron (sempre mediante un montaggio puntuale) rendendoli un
tutt'uno con il resto. Ed anche come abbia saputo giocare con le riprese e le foto fatte da Aron (che poi esistono sul serio e in rete si possono trovare facilmente).
Crudo, diretto, con un crescendo quasi
splatter e con momenti davvero insostenibili e scioccanti per chi è più
sensibile al sangue (le immagini lasciano poco all'immaginazione).
Un film che coinvolge, appassiona dal ritmo
sempre sostenuto, che fa venire davvero la tachicardia per quanto si
empatizza con Aron e per quanto sembra di stare lì con lui.
Angosciante e davvero ben realizzato.
Oltre a quella per James
Franco, ha ricevuto altre cinque candidature all'Oscar (alcune
meritate, altre meno).
Da vedere assolutamente (quando si è
dell'umore giusto). Consigliatissimo. (Mine* di
Fabio&Fabio deve molto a questa pellicola).
*Mia recensione
Voto: ***1/2
Il trailer:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
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