sabato 8 aprile 2017

Harry Potter e il prigioniero di Azkaban di Alfonso Cuarón, terzo episodio della saga inventata da J. K. Rowling. Più maturo, cupo, molto divertente e appassionante. Con l'aggiunta di ottimi attori, tra i quali Gary Oldman ed Emma Thompson

Oggi vi continuerò a parlare di Harry Potter. Del terzo film della saga, questa volta diretto da un altro regista. E con quali risultati!
Mi riferisco ad Harry potter e il prigioniero di Azkaban di Alfonso Cuarón.
Ecco la recensione:





Harry Potter e il prigioniero di Azkaban (Harry Potter and the Prisoner of Azkaban) di Alfonso Cuarón del 2004. Con Daniel Radcliffe, Rupert Grint, Emma Watson, David Thewlis, Gary Oldman, Michael Gambon, Robbie Coltrane, Alan Rickman, Emma Thompson, Maggie Smith, Tom Felton, Timothy Spall, Robert Hardy, James Phelps, Oliver Phelps, Mark Williams, Julie Walters, Jamie Waylett, Joshua Herdman, Matthew Lewis, Richard Griffiths, Fiona Shaw, Harry Melling. (142 min. ca.)
Il nuovo anno scolastico ad Hogwarts sta per iniziare e già cominciano i problemi: Harry Potter viene avvertito che Sirius Black (Oldman), un pericoloso seguace di Voldemort, è evaso dal carcere di Azkaban per ucciderlo. Il terrore e il sospetto aleggiano all'interno del castello, anche per via dei Dissennatori che si nutrono di ricordi. Harry conoscerà qualcosa di più sul suo passato e metterà in pratica molte nozioni di magia imparate e affinate...



















Terzo episodio della saga scritta da J. K. Rowling con la sceneggiatura sempre di Steve Kloves ma questa volta con la regia di Cuarón (Columbus figura tra i produttori però).
Molte le "novità". Innanzitutto l'atmosfera molto più cupa e dark rispetto agli altri due capitoli. Da pellicola più adulta e matura, meno ingenua, coerentemente con la crescita del protagonista e dei suoi amici e nemici.
Di conseguenza (ma non era necessario né scontato) i personaggi sembrano molto più approfonditi, c'è una miglior caratterizzazione psicologica di questi preadolescenti.
Il cambiamento, oltre che di Harry (l'inizio con la zia gonfiata come un palloncino dopo le continue cattiverie pronunciate nei suoi confronti e dei suoi genitori), è molto visibile soprattutto in Hermione, molto più combattiva e ribelle, meno disposta a subire dei torti (per il suo essere secchiona).
Questo clima un po' lugubre è accentuato dall'uso molto particolare e interessante della luce: notturna, con candele e le bacchette magiche a mò di torcia.
Per contrasto, ci sono scene divertenti e dell'umorismo qua e là che stempera questo senso minaccioso.
Il cast è sempre ottimo, ma stavolta - se possibile - ancor di più, per via dei nuovi acquisti: la magnifica e simpaticissima Emma Thompson, David Thewlis, l'immenso Gary Oldman, Timothy Spall e - ahinoi, per via della dipartita del grande Richard Harris - Michael Gambon nei panni di Silente (si è rivelato più che all'altezza, non c'è che dire).
Bellissime trovate registiche e un'ultima parte davvero straordinaria con il Giratempo (la collana con una clessidra sul ciondolo, di Hermione) che permette di tornare indietro nel tempo e sistemare le cose.
Qualche pecca nella sceneggiatura e nei tempi (sembra andare tutto troppo di corsa. Probabilmente sono state condensate parecchie parti), tuttavia rimane un film avvincente, nonché migliore sia tecnicamente (gli effetti speciali sono sempre più curati) che per i motivi di cui sopra rispetto agli altri due.
Sono stupendi perfino i titoli di coda.
Notevole.
Da vedere assolutamente. Consigliatissimo.


Voto: ***1/2





Il trailer:








Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?












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