sabato 16 aprile 2016

Un marito ideale di Oliver Parker, commedia sentimentale tratta da una commedia teatrale in tre atti di Oscar Wilde. Leggera ma elegante, con un cast perfetto

Oggi vi voglio parlare di un film di qualche anno fa. Un film in costume di puro intrattenimento, con un cast perfetto.
Mi riferisco a Un marito ideale di Oliver Parker.
Ecco la recensione:





Un marito ideale (An Ideal Husband) di Oliver Parker del 1999. Con Jeremy Northam, Cate Blanchett, Rupert Everett, Minnie Driver, Julianne Moore, John Wood, Ben Pullen, Peter Vaughan, Lindsay Duncan, Jeroen Krabbé, Simon Russell Beale. (97 min. ca.)
Londra, 1895. Sir Robert Chiltern (Northam) è un importante Ministro degli Esteri e marito venerato dalla moglie Lady Gertrude (Blanchett). La sua vita pubblica e coniugale verrà messa in pericolo da Mrs. Laura Cheveley (Moore), una malefica donna che gli impone di dare consenso per la costruzione di un canale in Argentina, per cui ha investito tutto il suo patrimonio, ricattandolo: gli promette nel caso di svelare pubblicamente un segreto sul suo passato (di come lui sia riuscito a diventare così importante in poco tempo). Le cose sembreranno andar male, ma a risolvere tutto ci penserà - non senza qualche complicazione - il suo migliore amico Lord Arthur Goring (Everett), scapolo impenitente (anche se aveva avuto una relazione proprio con Laura Cheveley) che gira intorno però a Miss Mabel Chiltern (Driver), sorella di Robert. 























Commedia sentimentale - tratta da un'altra commedia... di Oscar Wilde - spumeggiante, piena di intrighi, aneddoti ed elegantissima pur non rinunciando, come è ovvio, a punzecchiare qua e là con situazioni politicamente "scorrette" (per l'epoca, si intende). 
Bell'uso degli ambienti (soprattutto degli interni). 
Parker sa gestire bene gli elementi senza risultare né troppo pesante o "fuori epoca", né troppo frivolo. 
Il cast ricchissimo di grandi nomi è altrettanto disinvolto. Il protagonista Jeremy Northam ha la faccia giusta di chi si sta per trovare suo malgrado al centro dello scandalo. Cate Blanchett - reduce dal successo dell'anno prima con Elizabeth* - è piacevole e spiritosa, espressiva, mai sopra le righe e riesce a tener testa ad una Julianne Moore già più famosa e acclamata di lei, che qui interpreta un personaggio perfido ed intrigante in modo impeccabile. Brava ed incisiva anche Minnie Driver (peccato non la si veda più tanto spesso). Rupert Everett in quegli anni nelle pellicole in costume ci sguazzava: performance convincente per un ruolo non così facile da interpretare perché più sottile, ambiguo e cinico: una specie di Oscar Wilde, per l'appunto. Ottimi anche tutti gli altri attori (John Wood ad esempio). 
Un film brillante che strizza molto l'occhio al pubblico. Non si perde, non ha momenti di stanca, anzi, il ritmo è sempre costante e, seppur a volte il filo del discorso risulti un attimo difficile da seguire (la trama è complicata, c'è poco da fare), si sa riprendere immediatamente. 
Non un capolavoro di virtuosismo e stile, ma è coinvolgente e diverte quanto basta. 
Da vedere per curiosità. Consigliato. 
  
*Mia recensione
Voto: **1/2





Il trailer:





  
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate? 











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