Mi riferisco a Trash di Stephen Daldry.
Ecco la recensione [ATTENZIONE, SPOILER pesanti nel testo]:
Trash di Stephen Daldry del 2014.
Con Rooney Mara, Martin Sheen, Wagner Moura, Selton Mello, Rickson
Tevez, Eduardo Luis, Gabriel Weinstein, André Ramiro, Stepan
Nercessian, José Dumont, Jesuíta Barbosa, Christiane Amanpour. (113 min. ca.)
Rio
de Janeiro. Tre ragazzini lavorano in una discarica e smistano la
spazzatura. Uno dei tre, Raphael (Tevez), trova un portafoglio con
dei soldi (che si intasca) e altri oggetti - tra cui la chiave di un
armadietto - che appartengono ad un uomo, José Angelo (Moura),
scomparso in circostanze misteriose. Venendo a scoprire (a care
spese) che anche la polizia più che interessata, è invischiata
nella faccenda, decidono di fare giustizia con l'aiuto di Padre
Juilliard (Sheen) e di Olivia (Mara), un'americana che insegna
inglese lì nelle favelas.
Dramma/thriller, tratto dal romanzo
omonimo di Andy Mulligan e curiosamente sceneggiato da Richard
Curtis.
La storia è interessante e coinvolge, i tre giovani attori -
non professionisti - sono eccezionali, davvero in parte sia nelle
scene di stunt in cui si arrampicano con destrezza, saltano sui
tetti, ecc..., sia in quelle con dialoghi e interazioni sia fra di
loro che con il resto del cast. Brava, anche se compare poco, Rooney
Mara (ma il doppiaggio è illegale, da ergastolo. Le hanno dato una
voce con accento americano finto e pesantissimo à la Don Lurio) che
è entrata perfettamente in sintonia con i piccoli protagonisti.
Bello ritrovare Martin Sheen.
Azione, inseguimenti, ritmo, tensione,
atmosfere suggestive, con una ricostruzione ambientale davvero
riuscita. Eppure qualcosa non funziona o non torna.
La vicenda sembra
proseguire in modo fin troppo facile, con i ragazzini che la fanno
sempre franca nonostante abbiano i poliziotti - corrotti - alle
calcagna. Va bene, è una sorta di favola edificante (fin troppo),
ma, dato che viene presentata con toni da pellicola realista, certi
colpi di scena (la bambina che appare d'improvviso) e snodi appaiono superficiali e incoerenti.
Non
parliamo poi del personaggio di Rooney Mara, che viene preso in
consegna dal cattivone della polizia: si suppone abbia fatto una
brutta fine, ed invece ritorna giusto giusto nel finale alla sua
abitazione. Illesa, senza battere ciglio. Una voragine di
sceneggiatura imperdonabile che non può essere considerata una mera
dimenticanza o una cosa implicita: lo spettatore se ne accorge e si
pone più di una domanda.
Insomma, ci sono parecchie forzature che
rovinano la costruzione dell'opera e un film che poteva essere più
che discreto. Daldry ha fatto decisamente di meglio: qui sembra
inoltre indeciso su quali binari prendere e non riesce ad essere
credibile.
Da vedere solo per curiosità (solo in lingua originale, per
carità). Consigliato a metà.
Voto: ** (Sarebbe più alto, ma lo svolgimento narrativo ha troppe lacune)
Il trailer:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata
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