giovedì 28 aprile 2016

Suburra di Stefano Sollima, film di mafia/noir tratto dal romanzo omonimo di Bonini-De Cataldo che mette in scena le brutture di una Roma corrotta fio al midollo. Buon cast, risente di qualche difetto nella sceneggiatura, dei cliché e della fattura televisiva

Oggi vi voglio parlare di un film recente. Un film italiano diretto da un acclamato autore di serie televisive di qualità.
Mi riferisco a Suburra di Stefano Sollima.
Ecco la recensione:





Suburra di Stefano Sollima del 2015. Con Pierfrancesco Favino, Claudio Amendola, Alessandro Borghi, Elio Germano, Greta Scarano, Giulia Elettra Gorietti, Adamo Dionisi, Giacomo Ferrara, Antonello Fassari, Jean-Hugues Anglade, Nazzareno Bomba, Marco Zangardi, Andrea Pennacchi, Pascal Zullino, Davide Iacopini, Simone Liberati. (135 min. ca.)
2011. La corruzione a Roma tra politica, Chiesa, mafia. Il Papa si vuole dimettere, c'è la crisi di Governo e nei sette giorni precedenti si scatena una guerra tra bande per il controllo della città e periferia (Ostia). Tutto parte quasi involontariamente da un "incidente" accaduto all'Onorevole Filippo Malgradi (Favino), che rimane coinvolto nella morte accidentale di una delle due escort, minorenne tra l'altro, con cui aveva passato una notte di sesso e crack... Ma le storie parallele finiscono per intrecciarsi.
















Film di mafia/noir ambientato in una Roma - quasi sempre - piovosa, tratto dal romanzo omonimo di Carlo Bonini e Giancarlo De Cataldo, autori anche della sceneggiatura insieme a Stefano Rulli e Sandro Petraglia. 
Atmosfere affascinanti, grande abilità nel girare scene di sparatorie e vendette varie (fantastica quella nel supermercato) e nel dirigere gli attori. 
Pierfrancesco Favino è eccezionale, convincente nel ruolo del politico corrotto. Elio Germano sempre una conferma anche se in verità fa poco. Alessandro Borghi una delle scoperte di quest'ultimo anno - anche in Non essere cattivo*, insieme ad un'altra scoperta: il fuoriclasse Luca Marinelli - con quel suo sguardo allucinato e il suo modo di recitare molto moderno, "americano", naturale e dall'espressività eccezionale. Il suo "Numero Otto", un pesce piccolo che pagherà il suo atteggiarsi da proprietario di Ostia, è uno dei personaggi più belli del film e lui uno dei più bravi del cast. Claudio Amendola di recente sembra aver imparato a recitare e ha la fisicità giusta per il pacato "Samurai", altro boss della zona. Tutti gli altri sono una buona spalla. 
Quello che lascia un po' a desiderare è la caratterizzazione di questi stessi personaggi, che risultano bidimensionali. 
Inoltre la sceneggiatura appare fallace: gli avvenimenti si susseguono con pressapochismo - cosa che va bene per un libro, lasciando all'immaginazione del lettore il compito, ma in un'opera cinematografica così complessa e per niente astratta, la precisione è tutto. Che fine fa il bambino di Malgradi? E la storia del Papa viene ripresa solo per pochi secondi. Sono una sorta di MacGuffin per far procedere la storia, ma avrebbero dovuto avere un'importanza maggiore. 
Poi appare stereotipato, forzato in alcuni punti. 
Pare proprio uscire così com'è dal romanzo; è patinato e caricato dall'inizio alla fine: di conseguenza risulta piatto e non gode di un vero climax narrativo (forse per i troppi omicidi sparsi in tutta la vicenda). 
L'epilogo arriva brutale e freddo, ma senza sconvolgere, nonostante abbia un gran significato e la scena in sé abbia la giusta suggestione. 
Tuttavia, mettendo mettendo in secondo piano questi difetti, è un film coinvolgente (alcuni momenti sono di grande impatto), che mescola con sapienza la realtà e la fiction. 
Probabilmente risente di una fattura televisiva e del suo essere così "esasperato", oltre al raccontare cose già viste. 
Se lo si prende per quel che è, un film di genere, si rimarrà soddisfatti. Se invece si vuole la brutalità diretta, senza filtri (parlando di filtri, anche qui come in Gomorra, il solarium è un luogo nefasto) e del "neorealismo", allora si rimarrà inevitabilmente delusi. Comunque da vedere. Consigliato. 

*Mia recensione
Voto: **1/2 








Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?










  
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