lunedì 4 aprile 2016

Sciarada di Stanley Donen, commedia giallo-rosa intricata al punto giusto e divertentissima, dai dialoghi veloci con battute memorabili. Due protagonisti in forma strepitosa e in perfetta sintonia: Cary Grant e Audrey Hepburn

Oggi vi voglio parlare di un film di moltissimi anni fa. Un film di un regista famosissimo e amato.
Una commedia irresistibile con due grandi protagonisti.
Mi riferisco a Sciarada di Stanley Donen.
Ecco la recensione:




Sciarada (Charade) di Stanley Donen del 1963. Con Cary Grant, Audrey Hepburn, Walter Matthau, James Coburn, George Kennedy, Dominique Minot, Ned Glass, Jacques Marin, Paul Bonifas. (113 min. ca.)
Regina Lampert (Hepburn) moglie sull'orlo del divorzio di un ricco di Parigi, dopo le vacanze sulla neve, viene a sapere che suo marito Charles è stato ucciso e gettato da un treno. Charles era coinvolto in affari loschi e la CIA avverte la donna che l'uomo oltre ad avere quattro passaporti falsi, era in possesso di 250.000 dollari che risalgono alla seconda guerra mondiale e che tre uomini, suoi complici, sarebbero alla ricerca di questo bottino e per accaparrarselo sarebbero disposti a qualunque cosa. La donna viene "fortunatamente" aiutata da Peter Joshua (Grant) un gentiluomo conosciuto in montagna, che però sembra un po' troppo, a sua volta, interessato ai soldi... 
































Commedia sofisticata/brillante e sentimentale mascherata da film di spionaggio/giallo. 
Dialoghi velocissimi e irresistibili, battute memorabili con alcune perle ("Ti sei fatto male?" "Mi sono slogato l'orgoglio"), la vicenda è tutta una scusa per i battibecchi fra i due protagonisti, un Cary Grant e una Audrey Hepburn in gran forma come poche altre altre volte. Espressivi, simpatici, mai eccessivi. I loro botta e risposta sembrano naturali, c'è vera sintonia: sembrano divertirsi.
Anche la storia d'amore non pesa e non è troppo zuccherosa seppur, ovviamente, molto telefonata. Ma qui gli stereotipi sono utilizzati con intelligenza. Bravissimi anche gli altri: un Walter Matthau cattivone come James Coburn (dinoccolato) e George Kennedy con il braccio finto. 
Oltre all'intreccio sentimentale, c'è per l'appunto, quello spionistico, intricatissimo, con false piste e continui colpi di scena (tutti da ridere). Si gioca a gatto e topo e l'inseguimento finale tra le colonne è teso e girato benissimo. 
Stanley Donen riesce a dosare tutti gli ingredienti, realizzando un film acuto, pieno di suspense e di ritmo (cambiando continuamente ambienti o con un continuo via vai di porte che si aprono e chiudono), garbato ma al contempo pieno di pepe e, per il periodo, piuttosto irriverente. Merito anche di una sceneggiatura piena di idee e senza sbavature e di un montaggio perfetto. 
Intrattenimento piacevole e sfizioso. Davvero un gioiellino. Musiche inconfondibili di Henry Mancini. 
Da vedere assolutamente. Consigliatissimo. 


Voto: ***1/2/****






Il trailer:







Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?












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