Mi riferisco a The German Doctor di Lucía Puenzo.
Ecco la recensione:
The German Doctor - Wakolda (The German Doctor) di Lucía Puenzo del 2013. Con Àlex Brendemühl, Florencia Bado, Natalia Oreiro, Diego Peretti, Alan Daicz, Elena Roger. (94. min. ca.)
Nel 1960 il medico tedesco degli esperimenti ad Auschwitz Josef Mengele (Brendemühl), latitante, si trasferisce in un lussuoso hotel in Patagonia essendosi fatto amico una famiglia che ha una bambina, Lilith (Bado), con un ritardo di crescita. Ricomincerà a sperimentare. Non soltanto su di lei...
Pellicola non convenzionale su una parte della vita del medico.
Non ci sono scene violente, non è un horror ma non è neanche soltanto un thriller.
E' molto tesa e mette in evidenza la routine di una persona evidentemente ancora ossessionata dal proprio "lavoro", mostra la seduzione del male incarnato in una persona apparentemente normale e generosa e una famiglia che ne rimane soggiogata.
L'inquietudine si insinua sottopelle, la musica molto minimale e gli ambienti scarni (ma suggestivi, ben ricercati) aiutano.
Un piccolo film che lascia forse un po' interdetti nel finale.
Non noioso, pecca forse di una certa freddezza e per aver raccontato la storia in modo un po' troppo superficiale. La regia però è consapevole, di polso.
Bravissimi Àlex Brendemühl e Diego Peretti nel lavorare con gli sguardi.
Da vedere. Consigliato.
Voto: ***
Il trailer:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
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