sabato 20 dicembre 2014

Le Week-End di Roger Michell, piccola storia su una coppia di mezza età fra alti e bassi, ripicche, risentimenti. Molto realistica e credibile, ha dialoghi taglienti e cinici. Commedia dolceamara sorretta da due attori meravigliosi e in parte

Oggi vi voglio parlare di un film recente passato piuttosto in sordina. Un film forse non troppo originale ma scritto ed interpretato benissimo che fa una lucida disamina sui rapporti di coppia tra persone - sposate - di mezza età.
Mi riferisco a Le Week-End di Roger Michell.
Ecco la recensione:





Le Week-End di Roger Michell del 2013. Con Jim Broadbent, Lindsay Duncan, Jeff Goldblum, Olly Alexander, Judith Davis, Xavier de Guillebon, Lee Michelsen, Brice Beaugier, Marie-France Alvarez, Denis Sebbah. (93 min. ca.)
Nick Burrows (Broadbent) e Meg Burrows (Duncan), sono marito e moglie di mezza età, tutti e due insegnanti. Per il loro trentesimo anniversario di matrimonio (con alti e bassi, malumori, ripicche) decidono di festeggiare passando un weekend a Parigi. Sarà un modo per guardare in faccia gli errori commessi, sfidarsi, cercare di recuperare il rapporto e perché no, lasciarsi andare e compiere qualche gesto folle.
















Commedia drammatica molto amara con impianto quasi teatrale non fosse per l'uso (ma non l'abuso) degli esterni francesi, è un piccolo film che ben racconta un amore diventato affetto, fatto di sopportazione, forse anche di solitudine e di abitudine che fa sì che non si riesca a lasciare il partner neanche se questo ci irriti e non ci faccia provare nessuno stimolo.
Con un umorismo amarissimo e dialoghi crudeli quanto realistici, sembra quasi un nuovo capitolo di Richard Linklater sulla storia di Jesse e Celine (Ethan Hawke e Julie Delpy). Il vagabondare per una città straniera, il raccontarsi, insultarsi, mettersi totalmente a nudo, il parlare a ruota libera, è simile alla famosa trilogia, i protagonisti usano gli stessi modi, gli stessi toni (lei poi sembra veramente la Delpy invecchiata. Che sia un caso?).
A parte la sceneggiatura piuttosto solida anche per i dialoghi e il ritmo che non cede mai, sono in effetti gli attori a fare il gran lavoro. Jim Broadbent è un professore alla soglia della pensione credibilissimo, idem Lindsay Duncan. In parte, riescono ad esprimere tutto con uno sguardo. Perfetto il ruolo dello scrittore di successo istrione che si pavoneggia (ma che tutto sommato è una persona generosa) per Jeff Goldblum che ci sguazza e anche se un po' sopra le righe riesce ad essere convincente e come sempre simpatico.
Interessante, forse sa un po' troppo di già visto ma è davvero godibile, profonda e rappresenta i rapporti di coppia lucidamente anche quando le situazioni sembrano andare oltre (ma non ci vanno. Tutto è ben misurato e bilanciato) e malinconica. Sembra impossibile sia dello stesso regista di Notthing Hill.
Da vedere (assolutamente in lingua originale). Consigliato.


Voto: ***







Il trailer:








Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?











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