Mi riferisco a Mamma Mia! di Phyllida Lloyd.
Ecco la recensione (che sarà molto di parte):
Mamma Mia! di Phyllida Lloyd del 2008. Con Meryl Streep, Amanda Seyfried, Pierce Brosnan, Colin Firth, Stellan Skarsgård, Julie Walters, Christine Baranski, Dominic Cooper, Philip Michael, Rachel McDowall. (109 min. ca.)
In un'isola greca Sophie Sheridan (Seyfried), giovanissima, è alla vigilia del suo matrimonio. Pochi giorni prima ha invitato tre uomini che hanno avuto una relazione fugace con la madre (Streep), una donna forte che l'ha cresciuta da sola e che non le ha mai fatto sapere chi è suo padre ed ovviamente il suo obiettivo è scoprirlo. La verità verrà a galla... forse.
Commedia musicale tratta dal musical omonimo scritto da Catherine Johnson e ispirato dal film di Melvin Frank Buonasera, signora Campbell del 1968 e ovviamente con le canzoni e musiche degli ABBA.
La storia è esile esile ma di leggerezza non ce n'è in questa pellicola: prolissa nonostante la media durata, situazioni ridicole e scenette create appositamente per cantare questo o quel pezzo, francamente imbarazzanti.
Cast sprecato e recitazione pessima: Amanda Seyfried che ha "l'onore" di aprire con la simpatica Honey Honey ottiene il risultato opposto e cioè far irritare lo spettatore con moine e urletti da imbecille insieme alle sue amiche (che non vengono neanche presentate, tra l'altro). Meryl Streep è troppo di maniera e troppo, davvero troppo sopra le righe e anche lei abbonda di smorfie. Sarà anche intonata (ma con The Winner Takes It All cantata sopra la rupe, sembra fintissima, appare sforzarsi di interpretare e lo spettatore spera che metta un piede in fallo e via). Pierce Brosnan quando canta ha lo sguardo di chi si domanda cosa stia dicendo. Colin Firth è impacciato, imbolsito, fuori forma anche espressivamente. Stellan Skarsgård è forse il migliore tra gli uomini perché non canta praticamente mai e ha una faccia simpatica. Julie Walters che fa la zitellona mangiauomini è scialba e insopportabile all'inizio. Forse alla fine quando intona Take a Chance on Me strappa due risate per il balletto sopra al tavolo. Ma dura pochi secondi. Christine Baranski invece è forse la migliore tra le donne: sicuramente la più espressiva ma anche lei viene coinvolta in certe scene assolutamente detestabili. Dominic Cooper è anonimo.
La regia è fuori fuoco, si limita a riprendere, a fare qualche panoramica ma in quanto a direzione degli attori lascia molto a desiderare.
La sceneggiatura è quel che è.
La fotografia nella media, molto brillante. Le scenografie sono utilizzate male.
I brani degli ABBA sono stati completamente rovinati per raccontare una vicenda banale e infima. Uno dei film più brutti che si possano guardare (genere musical a parte). Magari a teatro sarà più divertente ma cinematograficamente il risultato è ignobile.
Da evitare come la peste.
Voto: *1/2
Il trailer:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
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