Mi riferisco a Le lacrime amare di Petra Von Kant di Rainer Werner Fassbinder.
Ecco la recensione:
Le lacrime amare di Petra Von Kant
(Die bitteren Tränen der Petra von Kant) di Rainer Werner Fassbinder del 1972. Con Margit Carstensen, Hanna
Schygulla, Katrin Schaake, Irm Hermann, Eva Mattes, Gisela Fackelde.
(124 min. ca.)
Petra Von Kant (Carstensen), famosa stilista trentacinquenne che vive
in un locale raffinato e molto creativo, dopo delle relazioni
insoddisfacenti, conosce, grazie all'amica Sidonie (Schaake), Karin
(Schygulla), una giovane modella. Se ne invaghisce follemente. La
ragazza ricambia il suo amore rimanendo però sempre distaccata (ha
anche un marito) e fredda, nonostante l'affetto dell'altra.
Film che
mantiene l'impianto teatrale da cui è tratto (il dramma omonimo
dello stesso Fassbinder). Molto parlato, ma con lunghe pause, i tempi
dilatati e riflessivi.
Ed un senso estetico fuori dal comune: dalle
pose plastiche delle attrici che paiono quasi delle sculture, alla
composizione dell'immagine, all'uso dell'illuminazione e degli spazi
(è girato tutto all'interno della camera da letto/laboratorio),
delle scenografie stesse dal design ricercato ai costumi. Parla di
amore con delle massime bellissime, di dipendenza affettiva ed anche
di lesbismo in modo esplicito (mostrando anche un bacio di spalle) e
nel complesso è un'opera molto audace.
Mescola il contemporaneo (a
cui fanno riferimento alcune battute) con un gusto più classico per
l'appunto (anche attraverso la colonna sonora. Si passa dai Platters
a Verdi).
L'effetto non è straniante come si potrebbe pensare:
altresì risulta coinvolgente. Riesce a caratterizzare i personaggi
senza svelarli troppo, anche se dai dialoghi lo spettatore coglie
tutto.
Le attrici sono ottime, in particolare Margit Carstensen.
Affascinante, carismatica e sempre puntuale. In parte Hanna
Schygulla. Inquietante Irm Hermann nel ruolo dell'austera e
silenziosa Marlene, la governante tuttofare.
Un film che colpisce
l'occhio e la mente, diretto con polso, dalla sceneggiatura perfetta,
senza sbavature. Seppur possa apparire caricato (anche nella
recitazione) e molto rigido, duro, è invece vibrante ed inquieto. Lo
struggimento di Petra è fortissimo e viene percepito anche dal
pubblico.
Un gioiello.
Da vedere assolutamente. Consigliatissimo.
Voto: ****
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata
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Capolavoro, adoro Fassbinder.
RispondiEliminaEh, vero capolavoro sì.
RispondiEliminaIo devo ammettere che ho visto solo questo e "Martha". Ma ho intenzione (ovviamente) di recuperare tutta la filmografia.