sabato 20 agosto 2016

Vicky Cristina Barcelona di Woody Allen, commedia drammatica che parla di libertà in amore in modo troppo banale. I personaggi - come le situazioni messe in scena e i dialoghi - sono irritanti

Oggi vi voglio parlare di un film di pochi anni fa. Un film di un grande autore e regista, solitamente. Qui ha fatto un grande buco nell'acqua. E dispiace.
Mi riferisco a Vicky Cristina Barcelona di Woody Allen.
Ecco la recensione:




Vicky Cristina Barcelona di Woody Allen del 2008. Con Rebecca Hall, Scarlett Johansson, Javier Bardem, Penélope Cruz, Patricia Clarkson, Chris Messina, Kevin Dunn, Pablo Schreiber, Carrie Preston, Christopher Evan Welch. (96 min. ca.)
Vicky (Hall) e Cristina (Johansson) sono due amiche con una visione dell'amore diametralmente opposta: più controllata l'una, più libera l'altra. Quando andranno in vacanza a Barcellona, faranno la conoscenza di Juan Antonio (Bardem), un affascinante pittore. Inizieranno con lui un rapporto travagliato, messo a repentaglio anche dalla ex moglie pazza e gelosa María Elena (Cruz). 




















Commedia drammatica/sentimentale per un Allen al suo minimo sindacale. 
Un delirio sui rapporti di coppia (aperta) messo in scena con una leggerezza che rasenta la superficialità. 
I dialoghi solitamente intelligenti e ficcanti qui risultano sterili, fintissimi, di una banalità imbarazzante. Così come sono imbarazzanti i personaggi (ed irritanti, al pari delle situazioni forzate). 
Gli attori sembrano annaspare smarriti. Javier Bardem è forse il migliore, anche se è incredibilmente monoespressivo, Rebecca Hall è anonima, Scarlett Johansson è tutta moine e ha dimenticato (ma quando mai ha imparato?) come si recita. Penélope Cruz va a momenti: in alcune scene è credibile, in altre eccessiva. La solitamente brava Patricia Clarkson qui è insignificante. Chris Messina non pervenuto.
Il clima disturbato e quella sensualità/provocazione strisciante (i baci saffici lasciano il tempo che trovano, così pure il triangolo amoroso in sé) si percepisce subito, ma ogni cosa è troppo artefatta, non c'è il solito divertimento di fondo del cinema alleniano, non c'è neanche quella malinconia. 
Un film che non funziona – neanche in lingua originale - ed è snervante fin dai primi minuti. 
Da vedere solo per curiosità. 


Voto: **






Il trailer:







Voi l'avete visto? Coa ne pensate?











  
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