sabato 27 agosto 2016

My Summer of Love di Paweł Pawlikowski, dramma sentimentale che parla di una relazione sbocciata per caso e della ricerca di fede a tutti i costi in un luogo desolato. Interessante inizialmente, si perde nel finale. Primo film di Emily Blunt

Oggi vi voglio parlare di un film di qualche anno fa. Un film di un regista molto interessante che si è fatto notare più di recente però.
Mi riferisco a My Summer of Love di Paweł Pawlikowski.
Ecco la recensione:





My Summer of Love di Paweł Pawlikowski del 2004. Con Natalie Press, Emily Blunt, Paddy Considine, Dean Andrews, Michelle Byrne, Paul Antony-Barber, Lynette Edwards, Kathryn Sumner. (86 min. ca.)
Yorkshire. Durante l'estate Mona (Press) e Tamsin (Blunt), due giovani ragazze di diversa classe sociale si conoscono per caso. Mona gestiva un pub con il fratello Phil (Considine) ora diventato una specie di Messia, Tamsin è ricca e la sorella Sadie (Sumner) è morta di anoressia nervosa. La loro amicizia sfocia rapidamente in qualcosa di più. Il fratello di Mona cercherà di separarle. La realtà sarà forse ancora più dolorosa. 



















Tratto dal romanzo di Helen Cross, è un dramma sentimentale asciutto ed essenziale, libero da convenzioni. 
Viene mostrato con naturalezza il progredire di una rapporto nato spontaneamente, senza giudicare le protagoniste. Pawlikowski (il regista del giustamente pluripremiato Ida*) è stato in gamba a mettere in scena dei momenti bizzarri (come la costruzione e l'installazione della croce gigante sulle montagne) senza farli diventare ridicoli, ma solo grotteschi, descrivendo benissimo invece la condizione disperata del fratello di Mona e dei suoi seguaci. 
È evidente dunque che la ricerca della fede o la perdita di essa sia uno dei temi che gli interessano maggiormente. 
In questo caso però la storia si focalizza sulle due protagoniste ribelli. Bravissime le attrici. Una Natalie Press dall'accento pesante e giustamente un po' grezza e la più affascinante Emily Blunt (al suo primo film, ma già lasciava intravedere la sua stoffa, nonostante fosse leggermente acerba. E suona lei realmente il violoncello). 
Un film interessante, suggestivo, desolante, di un'estate solitaria, ma altresì ricca di scoperte e di sconvolgimenti. 
Peccato per il finale non all'altezza: piatto e con sorpresa telefonata e tirata via. 
Comunque da vedere per curiosità. Consigliato. 

*Mia recensione
Voto: ***





 Il trailer:







Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?











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