venerdì 6 maggio 2016

The Shipping News - Ombre dal profondo di Lasse Hallström, film drammatico con venature misteriose piuttosto piatto e banale. Il ricchissimo cast è sprecato

Oggi vi voglio parlare di un film di qualche anno fa. Un film drammatico decisamente poco riuscito nonostante il cast ricchissimo e l'ambientazione.
Mi riferisco a The Shipping News di Lasse Hallström.
Ecco la recensione:






The Shipping News - Ombre dal profondo (The Shipping News) di Lasse Hallström del 2001. Con Kevin Spacey, Julianne Moore, Judi Dench, Cate Blanchett, Pete Postlethwaite, Scott Glenn, Rhys Ifans, Gordon Pinsent, Jason Behr. (111 min. ca.)
Quoyle (Spacey) è un uomo piuttosto depresso (si è fatto influenzare negativamente dal padre che lo considerava una nullità) che lavora come stampatore. Un giorno per caso conosce Petal (Blanchett), una donna mozzafiato ma anche molto facile. Con lei ha una figlia. Passano gli anni e Petal continua a portarsi uomini in casa, finché decide di partire. Ha un incidente d'auto e muore. Con lei c'è anche la figlia che per miracolo si salva. Quoyle, nonostante quanto ha dovuto sopportare negli anni, è devastato dalla perdita, ma proprio in quel momento terribile (dato che l'uomo è venuto a sapere della scomparsa anche dei suoi genitori) conosce sua zia Agnis Hamm (Dench) che lo convince ad andare ad abitare a Terranova. Lì inizia una nuova vita da reporter per un giornale locale e conosce Wavey Prowse (Moore), una bella vedova con figlio a seguito. Sia il posto che la zia e Wavey hanno dei segreti... 






























Dramma tratto dal romanzo Avviso ai naviganti di E. Annie Proulx. 
Inizia in maniera piuttosto interessante, ma man mano che prosegue diventa piuttosto incolore come il freddo luogo in cui va a vivere il protagonista. Neanche quell'ambientazione suggestiva può molto. La sceneggiatura è mediocre, la trama prevedibile (tanto quanto la nuova storia d'amore), la regia poco solida ed ispirata. 
Quella sorta di mistero che aleggia, con fantomatici spiriti - mi si passi il gioco di parole - amuleti, con le leggende del luogo e il passato della famiglia di Quoyle, risulta telefonatissimo, assolutamente non credibile. 
Il ricchissimo cast è sprecato. Kevin Spacey è bravissimo ad interpretare una persona dimessa e goffa, quindi è meno istrionico del solito. Julianne Moore qui fa la parte della donna dolce che si porta dietro tutte le sofferenze della vita passata e presente. Ed è bravissima, come sempre, anche se sottotono. Judi Dench qui ha un ruolo spigoloso, ma anche lei è sempre meravigliosa (nonostante sia presente per poco). Cate Blanchett compare solo all'inizio in pratica, ma è più che incisiva poiché interpreta un personaggio sopra le righe, caricatissimo, volgare (terra terra). Una parte decisamente inconsueta per lei (per quanto abbia interpretato altre volte la femme fatale o la pupa): irritante e detestabile malgrado il fascino. Petal richiedeva proprio di essere così, soltanto che stupisce per essere così diversa dal solito. Sembra quasi che ci sia stato uno scambio di ruoli tra lei e Julianne Moore (specializzata nei ruoli della "cattiva" e grossolana). Gli ottimi Rhys Ifans e il compianto Pete Postlethwaite sono delle mere decorazioni. Tutti, nessuno escluso, sembrano spaesati (forse soltanto la Blanchett si salva). Segno che Hallström non ha saputo dirigerli come si deve. 
Le panoramiche sugli splendidi e desolati paesaggi sono superflue e non fanno l'opera in sé. 
Un film piatto che gira su se stesso. 
Qualche scena riuscita c'è (per merito degli attori), ma il risultato non convince. 
Da vedere solo per curiosità. Consigliato a metà. 


Voto: **






Il trailer:






Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?












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