lunedì 24 novembre 2014

Suicide Club di Sion Sono, horror/thriller splatter che critica apertamente i mass media e il loro potere di plagio. Un pugno sullo stomaco in alcuni momenti intollerabile

Oggi vi voglio parlare di un film inquietante, terrificante, un horror con una morale chiara ed esplicita.
Mi riferisco a Suicide Club di Sion Sono.
Ecco la recensione:





Suicide Club (自殺サークル Jisatsu Sākuru) di Sion Sono del 2002. Con Ryo Ishibashi, Akaji Maro, Masatoshi Nagase, Saya Hagiwara. (99 min. ca.)
Shinjuku (Tokyo). Cinquantaquattro studentesse liceali tenendosi per mano si gettano sotto il treno della metropolitana. La polizia cercherà di venirne a capo e man mano si troverà di fronte a centinaia e centinaia di suicidi. Sembrerà esserci un collegamento tra un sito internet e una band di preadolescenti chiamata Dessert.
























Film agghiacciante, di una potenza visiva assoluta (moltissime scene sono sconvolgenti, al limite della sopportazione) tra l'horror, il thriller e il poliziesco.
Scritto e girato benissimo, coerente, lucido e al contempo visionario nella sua critica - anche troppo esplicita - nei confronti della manipolazione di massa, ha nella figura di Mitsuko (Hagiwara) l'unico spiraglio di speranza per un futuro composto anche da persone pensanti che non si adeguano e non si fanno plagiare.
Un vero pugno nello stomaco (lo splatter abbonda ma è realmente funzionale).
Da vedere assolutamente. Consigliato (solo se si è in vena).


Voto: ***







Il trailer:








Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?











Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata

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