lunedì 17 novembre 2014

Secretary di Steven Shainberg, commedia grottesca che ha fatto molto discutere per i contenuti e le scene forti. In realtà un film intelligente e ritmato che non va mai oltre la soglia estrema del buon gusto. Perfetti Maggie Gyllenhaal e James Spader

Oggi vi voglio parlare di un film di qualche anno fa mal distrbuito nelle sale sicuramente anche per i temi trattati piuttosto controversi, provocatori, "scandalosi".
Mi riferisco a Secretary di Steven Shainberg.
Ecco la recensione [Attenzione, SPOILER e immagini forti]:






Secretary di Steven Shainberg del 2002. Con Maggie Gyllenhaal, James Spader, Jeremy Davies, Lesley Ann Warren, Stephen McHattie. (104 min. ca.)
Lee Holloway (Gyllenhaal) è una ragazza problematica appena uscita da una clinica psichiatrica in cui era stata ricoverata per autolesionismo. Cerca un lavoro e lo trova subito come segretaria dall'avvocato E. Edward Grey (Spader). Fra i due nascerà un rapporto di sadomasochismo e dominazione che porterà dapprima alla guarigione di lei e della sua compulsività per diventare successivamente dipendenza e alla fine amore. Perché alla fine tutti e due, nella loro malattia, erano disperatamente alla ricerca di amore.





















Tratto dalla raccolta di racconti Bad Behavior di Mary Gaitskill, è una pellicola bizzarra e ironica che riesce con coerenza e linearità a parlare di disagi psicologici, compulsioni e perversioni sessuali provocando senza troppi filtri ma strizzando l'occhio allo spettatore, in un certo senso rispettandolo. La sceneggiatura è ottima, la regia altrettanto: solida, consapevole, con una direzione perfetta degli attori.
Maggie Gyllenhaal è credibile nel ruolo di ragazza fragile, con un passato doloroso e una famiglia altrettanto problematica, James Spader è fantastico nel ruolo dell'albiguo e morboso datore di lavoro. Bello ritrovare Lesley Ann Warren (Victor Victoria).
In questo film si parla anche di molestie sempre con molto senso dell'umorismo.
L'ambiente claustrofobico dai colori accesi aiuta molto a creare l'atmosfera.
La colonna sonora di Badalamenti non è invadente (anche perché vengono utilizzati molte canzoni famose).
Film intelligente, curioso e coinvolgente con molto ritmo e misura che riesce a mettere in scena dei tabù senza mai andare oltre la soglia estrema del buon gusto. Piacevole.
Da vedere. Consigliatissimo.


Voto: ***1/2









Il trailer:








Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?












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