mercoledì 12 novembre 2014

Potere assoluto di Clint Eastwood, film di puro intrattenimento, convenzionale, dalla trama piuttosto prevedibile ma tesa. Diretto magistralmente, ha un cast azzeccato

Oggi voglio parlarvi di un film di parecchi anni fa molto ben fatto di un autore che ho amato quasi sempre. La pellicola però con il tempo ha perso un po' di smalto e sicuramente si può definire convenzionale.
Mi riferisco a Potere assoluto di Clint Eastwood.
Ecco la recensione:





Potere assoluto (Absolute Power) di Clint Eastwood del 1997. Con Clint Eastwood, Gene Hackman, Ed Harris, Laura Linney, Scott Glenn, Dennis Haysbert, Judy Davis, E.G. Marshall, Melora Hardin, Penny Johnson Jerald, Richard Jenkins. (121 min. ca.)
Luther Whitney (Eastwood) è un ladro che si intrufola in casa di Walter Sullivan (E.G. Mashall), filantropo, amico e sostenitore del Presidente degli Stati Uniti Alan Richmond (Hackman), per rubargli l'enorme patrimonio in gioielli e denaro. Tutto procede bene finché il Presidente in persona non entra in camera da letto - dove c'è una camera blindata con falso specchio - con la nuova giovane moglie di Sullivan. Tutti e due sono ubriachi e quando lui comincia a diventare violento e tenta di strangolarla, la donna riesce ad impugnare il tagliacarte ma viene fermata dai due agenti di scorta di Alan. Ovviamente Whitney vedere e sente tutto e dovrà fare di tutto per non venire coinvolto nell'assassinio.





Thriller tratto dal romanzo omonimo di David Baldacci dai tempo dilatati e molto riflessivi. Parte molto lentamente e poi il ritmo rimane sempre costante.
Girato benissimo con un meccanismo ad orologeria, con ogni cosa sotto controllo pur con qualche scena un po' telefonata - volutamente è probabile - e ingenuità tipiche delle pellicole di quegli anni, cede un po' nella sceneggiatura e nella caratterizzazione dei personaggi troppo stereotipati.
Gli attori sono tutti bravi: dall'accigliato Eastwood che sa sempre trovare ruoli adatti a lui d'eroe brusco ma d'animo nobile. Ed Harris è perfetto nella parte dell'agente FBI Seth Frank che alla fin fine parteggerà proprio per Whitney. Gene Hackman interpreta bene il ruolo di un uomo lascivo, ambiguo e senza scrupoli. Laura Linney è sempre e comunque brava: qui intepreta la figlia di Whitney che, per aiutare il padre, per l'appunto, finisce per andarci di mezzo e venir seguita dai Servizi Segreti. Judy Davis è sempre a suo agio nella parte di isterica e puntigliosa (in questo caso è un po' troppo macchietta). Tutti gli altri fanno la loro.
Un film di puro intrattenimento realizzato con cura, senza sbavature, abbastanza prevedibile ma comunque piacevole.
Da vedere. Consigliato.


Voto: **1/2







Il trailer:








Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?











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