mercoledì 19 novembre 2014

Ida di Paweł Pawlikowski, viaggio di scoperta, riflessione sulla fede e sulla politica. Una storia personale con una protagonista perfetta e una co-protagonista altrettanto. Tempi riflessivi e suggestivo bianco e nero per un film maliconico e coinvolgente

Oggi voglio parlarvi di un film recente praticamente perfetto in tutto. Dal bianco e nero, alla regia stessa, alle interpretazioni delle due protagoniste. Un film riflessivo e suggestivo.
Mi sto riferendo ad Ida di Paweł Pawlikowski.
Ecco la recensione:




 
Ida di Paweł Pawlikowski del 2013. Con Agata Trzebuchowska, Agata Kulesza, Joanna Kulig, Dawid Ogrodnik, Adam Szyszkowski, Jerzy Trela. (80 min. ca.)
Nel 1962 in Polonia, Anna (Trzebuchowska), una novizia orfana che vive in convento, alla vigilia dei voti viene mandata dalla superiora a conoscere la zia Wanda (Kulesza), ex magistrato, militante del partito socialista e dedita all'alcol. Scoprirà di essere ebrea e di chiamarsi in realtà Ida e che i suoi genitori sono morti in circostanze strane. Avrà anche il tempo di scoprire un assaggio d'amore. Ma la realtà la chiama.


































Interessante viaggio di scoperta e di riflessione sulla fede, sulla politica e una storia personale, quella della protagonista, non così inverosimile.
Il tutto in un bianco e nero stupendo, suggestivo, pieno e le inquadrature ferme (tranne nell'ultima scena) con un ottimo uso del montaggio per creare continuità.
Bravissime ed espressive le protagoniste.
Tempi dilatati e anch'essi riflessivi - ma non soffre mai di pesantezza -, un'ottima sceneggiatura lineare, un bell'uso sia degli ambienti esterni che degli interni, per un film malinconico senza tanti fronzoli ma molto onesto, semplice e coinvolgente. Una perla.
Da vedere assolutamente. Consigliatissimo.


Voto: ***1/2/****









Il trailer:








Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?











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