venerdì 14 novembre 2014

...e ora parliamo di Kevin di Lynne Ramsay, film indipendente che tratta il caso di una famiglia disfunzionale e di problematica adolescenziale con radici nella prima infanzia per colpa - forse - di una madre inaffettiva. Cast perfetto (una Tilda Swinton più brava che mai e i tre Kevin eccezionali). Disturbante

Oggi volevo parlarvi di un film inglese indipendente molto interessante, inquietante, morboso, un vero pugno sullo stomaco. Si perde un po' verso la fine ma è comunque una pellicola interessante.
Mi riferisco a ...e ora parliamo di Kevin di Lynne Ramsay.
Ecco la recensione:





...e ora parliamo di Kevin (We Need to Talk About Kevin) di Lynne Ramsey del 2011. Con Tilda Swinton, John C. Reilly, Ezra Miller, Jasper Newell, Rocky Duer, Ashley Gerasimovich, Siobhan Fallon Hogan, Alex Manette. (112 min. ca.)
Eva Khatchadourian (Swinton) è una madre dura e poco amorevole del piccolo Kevin (Duer, Newell). Dall'altra parte Kevin è un bambino già complessato: taciturno, arrabbiato, dispettoso. Solo con lei. Eva nonostante ciò si trasferisce insieme al marito Franklin (C. Reilly) e al figlio in un posto più tranquillo e ha anche una secondogenita. Ma le cose non cambiano: il loro rapporto conflittuale sfocerà in una strage al liceo.






































Tratta dal romanzo omonimo di Lionel Shriver, è una pellicola particolare, inquietante, disturbata e disturbante - anche visivamente - con flashback ben abbinati ai brani musicali, tensione alle stelle ma che, tuttavia, non risulta di difficile fruizione.
Ben girata, quello che colpisce altrettanto è la direzione degli attori: una Swinton mai così brava e tutti gli interpreti di Kevin sorprendentemente in parte, anche i più piccoli che riescono solo con uno sguardo ad esprimere l'ambiguità del personaggio.
La sceneggiatura è - volutamente - scarna e forse alla fine cade nel convenzionale con una scena un po' stucchevole.
Il senso di famiglia disfunzionale e di problematica adolescenziale che ha radici nella prima infanzia è chiaro e, nonostante i toni grotteschi e un montaggio straniante (come alcune sequenze), piuttosto realistico.
Un pugno allo stomaco per un film che offre spunti di riflessione.
Da vedere assolutamente (quando si è in vena). Consigliato.


Voto: ***1/2











Il trailer:








Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?











Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata

Nessun commento:

Posta un commento