Ecco la recensione:
Crazy, Stupid, Love di Glenn
Ficarra e John Requa del 2011. Con Steve Carell, Ryan Gosling,
Julianne Moore, Emma Stone, Marisa Tomei, Kevin Bacon. (118 min. ca.)
Commedia
romantica che racconta storie parallele che alla fine si intrecciano.
Prima parte molto divertente e abbastanza originale con Steve Carrell che
interpreta il marito lasciato dalla moglie (Moore), il quale, in un
bar incontra Jacob (Gosling), donnaiolo incallito che gli insegna i
trucchi del mestiere. A questo punto Carl (questo il nome del suo
personaggio), andrà con varie donne tra cui l'insegnante di suo
figlio (Tomei) senza però dimenticare la sua "anima gemella".
Intanto Jacob comincia una relazione con Hannah (Stone), senza sapere
che è proprio la figlia di Carl. Anche il figlio di cui sopra si
innamora (della babysitter più grande di lui, la quale è invaghita
proprio di Carl).
Trama contorta ma messa in scena con molta
intelligenza. In certi punti però la pellicola è piuttosto noiosa e sembra si sforzi di risultare divertente.
Questo è uno dei difetti. È altalenante: un momento prima sembra
poco incisiva e un momento dopo si ride di gusto rimanendo spiazzati
dalla brillantezza di certe trovate.
Quattro le scene davvero
riuscite (e poco altro): Carl che si butta dalla macchina in corsa quando la moglie,
al volante, continua a parlargli del suo tradimento; Marisa Tomei che
durante il colloquio genitori/insegnanti fa una scenata a Carl per
non averla richiamata (il tutto con spiegazioni dettagliate sulla
nottata passata assieme, con la moglie di lui visibilmente turbata);
Emma Stone che lascia il suo noioso ragazzo al bar: sempre Emma Stone e la sua notte con Jacob. Il resto è piuttosto noioso e
sa di già visto. Il tira e molla tra il ragazzino e la babysitter se
all'inizio è simpatico verso la fine diventa insopportabile. È
proprio il finale ad aver fatto crollare tutto quello che c'era di
buono. In venti minuti sembrano risolversi tutti i problemi di Carl e
di quelli che gli stanno attorno con esiti mielosi e alquanto
stucchevoli per il film, che tra l'altro è prolisso e si poteva
benissimo accorciare qua e là. Si sorride pochissimo ai troppi
cliché messi in fila. Un peccato, perché inizialmente sembrava una
commedia proprio carina.
Steve Carrell se la cava sempre, anche se appare meno divertente del solito (ma probabilmente è colpa del
personaggio o della sceneggiatura), Julianne Moore come sempre brava,
ma qui non fa molto. Il palestrato Ryan Gosling - che viene sempre esaltato - è bravino ma non imperdibile.
Invece imperdibili sono la
Tomei ed Emma Stone, simpatiche ed espressive come poche ed è un
peccato che abbiano così poco spazio. La pellicola torna a far sorridere sostanzialmente quando compaiono loro due.
Tutto sommato non è una
brutta commedia, ha anche poche cadute nel volgare (sia per il
linguaggio che per le immagini), ma il fatto che si concluda come una
tipica americanata quando fin prima sembrava cercare di scardinare
certe ovvietà le fa perdere molti punti. È comunque da vedere per
ridacchiare un po': sicuramente mette di buonumore.
Voto: **/**1/2
Il trailer:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
(Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata)
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