Eccovi la recensione:
L'amore secondo Dan (Dan In Real Life) di Peter
Hedges del 2007. Con Steve Carell, Juliette Binoche, Dane Cook, Emily
Blunt, Alison Pill, Dianne Wiest, John Mahoney, Norbert Leo Butz, Amy
Ryan. (97 min. ca.)
Film che racconta la storia di Dan (Carrell), giornalista e
scrittore, vedovo da quattro anni e padre apprensivo di tre ragazze
(arriva perfino a spiare o ad intromettersi nella relazione di sua
figlia adolescente), il quale, passando le vacanze dai suoi,
incontrerà in una libreria della zona la carismatica e affascinante
Marie (Binoche). (Scena che ricorda la famosa pellicola Innamorarsi del 1984 di Ulu Grosbard con Robert De Niro e Meryl Streep). Sarà colpo di fulmine (reciproco), contro le sue
idee riguardo l'amore. Peccato sia la fidanzata di suo fratello
minore. Nasceranno equivoci e incomprensioni.
Commedia sentimentale
leggera leggera costruita a tavolino per intrattenere. A differenza
di altri film simili però, qui il garbo e la misura rimangono sempre
bilanciati, non si trascende in volgarità o in espedienti grossolani.
Ci sono anzi due o tre scene molto simpatiche (Steve Carrell che
durante una cena, disperato nel dover rimanere a guardare le moine di
suo fratello con Marie, mette prima la testa nel frigo, poi prende la
torta da servire e fa per colpirla con il coltello... ma ci sono
tutti i bambini della famiglia seduti davanti alla tavola predisposta
per loro a guardarlo. Oppure quando lui e Marie si ritrovano sotto la
doccia: lei quasi nuda, lui vestito).
Ovviamente c'è l'happy end. Ma
anche quello viene servito con una certa finezza e in un modo quasi anticonvenzionale. Non ci sono grandi baci o scene di sesso.
E'
proprio una pellicola per famiglie alla mariera classica, buonista, con i parenti alle spalle sempre pronti a capirti e a
perdonarti (e ciò può essere visto, a seconda dei gusti o del
momento in cui la si guarda, come un difetto. Plausibilissimo).
Steve
Carrell si è rivelato molto bravo e riesce a sfoggiare una gamma
emozionale che non ti aspetteresti da un comico; Juliette Binoche è incantevole
come al solito (anche se in certi momenti è un po' stucchevole): la
sua bellezza non sfacciata è proprio adatta al suo personaggio. Da
menzionare anche i meravigliosi Dianne Wiest e John Mahoney nei panni
dei genitori.
Sceneggiatura davvero buona per un film di genere e del
genere con dialoghi semplici ma azzeccati. La regia è un po' anonima
ma rende. Bella la colonna sonora originale scritta dal cantautore norvegese Sondre Lerche. Un film carino da vedere quando si vuole qualcosa easy e
senza impegno.
Voto: **1/2 (per il garbo)
Il trailer:
Scene simpatiche:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
(Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata)
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