venerdì 3 ottobre 2014

π - Il teorema del delirio di Darren Aronofsky, film low budget delirante, ricco di invenzioni, visivamente impeccabile. Un'opera d'arte

Oggi vi voglio parlare di un film particolarissimo, pieno di invenzioni, realizzato con un budget bassissimo ma nel suo piccolo un'opera d'arte.
Mi riferisco a π - Il teorema del delirio di Darren Aronofsky.
Ecco la recensione:







Pi greco - Il teorema del delirio (π o Pi) di Darren Aronofsky del 1998. Con Sean Gullette, Mark Margolis, Ben Shenkman. (84 min. ca.)
Max Cohen (Gullette) è un matematico che vive a Chinatown sempre in preda a crisi di emicrania per aver guardato troppo il sole all'età di sei anni. Tramite computer cerca di trovare una sequenza di numeri che portano alla conoscenza dell'esistenza umana, essendo lui ossessionato dal fatto che i numeri siano insiti in ogni cosa e analizzando anche le più piccole cose emergono schemi e spirali. Le sue teorie interesseranno a Wall Street e a un gruppo di rabbini. 































Primo film di Aronofsky. Indipendente, a basso costo e caratterizzato da un bianco e nero sgranato e dall'uso massiccio di camera a spalla, effetti e filtri che ben si integrano nella vicenda e rendono l'idea della mente geniale ma confusa di Max, la ripetizione di scene come dei pattern e l'invadenza (nel senso positivo del termine) del tema principale di Clint Mansell e di brani trance di Aphex Twin, Oval, Massive Attack. 
Inquietante e molto diretto, ha una buona sceneggiatura che a volte sembra non portare a niente ma è sempre molto coerente. Ottimo il montaggio. 
Bravo e perfettamente in parte Sean Gullette (sceneggiatore insieme ad Aronofsky). 
Un'opera prima notevole, un film paranoico in misura giusta (la paranoia ricorrerà in tutti i lavori del regista) e realmente affascinante. 
Da vedere assolutamente. Consigliato.


Voto: ***1/2










Il trailer:








Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?











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