Mi riferisco a Fiore di Claudio Giovannesi.
Ecco la recensione:
Fiore di Claudio Giovannesi del
2016. Con Daphne Scoccia, Josciua Algeri, Valerio Mastandrea, Laura
Vasiliu. (110 min. ca.)
Daphne (Scoccia) è una giovane ladra che viene reclusa in
un carcere minorile dopo l'ennesimo furto. Lì fa la conoscenza di
Josh (Algeri), un ragazzo suo coetaneo che ha problemi con la sua
fidanzata. Si innamorerà di lui contro tutto e tutti.
Film
drammatico dalla storia semplice semplice che se all'inizio sembra
ben raccontata ed effettivamente prende, dopo la prima mezz'ora si
rivela per quello che è: una specie di teen movie dalle velleità
più elevate. In realtà sembra uscito dalla penna e dalla macchina
da presa di Moccia.
Gli attori sarebbero anche bravi soprattutto la
protagonista e Valerio Mastandrea (anche produttore, ahinoi).
Purtroppo però, come già detto, è un concentrato di banalità,
dalle trovate furbissime trite e ritrite (Daphne che ascolta con gli
auricolari - musica interna che diventa musica esterna - Sally
di Vasco Rossi, che fa tanto ragazza vissuta e atmosfera... o almeno,
dovrebbe, invece è quanto di più convenzionale e finto ci possa
essere. Stessa cosa per il ballo di Capodanno con "Greta di
'Amici'" come guest star che canta Maledetta Primavera.
Momento trash con annessa "sfilata" scherzosa dei detenuti.
Per non parlare dei protagonisti che guardano i fuochi d'artificio
nel cortile: scena che vorrebbe essere romantica e di impatto emotivo
ma che pare troppo ingenua e addirittura imbarazzante). Di momenti
imbarazzanti ce ne sono tanti. Disturbanti e prevedibili i cliché
anche all'interno del carcere.
Gli espedienti narrativi sono
telefonatissimi (le scene oniriche in cui la protagonista sogna che
le porte delle celle siano aperte, ad esempio). Il finale è
addirittura ridicolo.
Gli unici attimi interessanti sono quelli, per
l'appunto, che coinvolgono padre e figlia, ma si perdono nel
minestrone di ingredienti avariati.
Un film che avrebbe avuto del
potenziale se non si fosse perso per la strada fin da subito.
Sprecatissimo (ed è incredibile che abbia preso parte a un prodotto
simile) Daniele Ciprì nel ruolo di direttore della fotografia.
Da
evitare. Candidato a sei (!) David di Donatello.
Voto: **
Il trailer:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata
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