martedì 6 settembre 2016

La signora di mezzanotte di Mitchell Leisen, commedia sofisticata/degli equivoci dalla trama complessa gestita divinamente (e sceneggiata altrettanto. C'è lo zampino di Billy Wilder). Cast perfetto. Claudette Colbert è sempre un'ottima protagonista. Un gioiello

Oggi vi voglio parlare di un film di molti, moltissimi anni fa. Una commedia diretta e scritta benissimo, davvero irresistibile.
Mi riferisco a La signora di mezzanotte di Mitchell Leisen.
Ecco la recensione:





La signora di mezzanotte (Midnight) di Mitchell Leisen del 1939. Con Claudette Colbert, Don Ameche, John Barrymore, Francis Lederer, Mary Astor, Elaine Barrie, Hedda Hopper, Rex O'Malley, Monty Woolley. (94 min. ca.)
Eve Peabody (Colbert) è una show girl americana arrivata in fretta e furia a Parigi senza un soldo. Sarà dapprima aiutata da un tassista ungherese, Tibor Czerny (Ameche). Dopodiché si imbucherà con un invito "falso" - e sotto falso nome - ad una festa privata facendo la conoscenza di una famiglia ricca portandone lo scompiglio pur volendo essere complice del padrone di casa Georges Flammarion (Barrymore). 













Commedia sofisticata/degli equivoci briosa e complessa nel suo svolgimento che scorre liscia come l'olio grazie alla sceneggiatura di Charles Brackett e nientepopodimeno che Billy Wilder.
La mano di quest'ultimo si percepisce fin dall'inizio soprattutto per i dialoghi taglienti e intelligentissimi.
Girato benissimo sia negli esterni che negli interni, Leisen riesce a dare all'opera la solidità necessaria per evitare che il tono farsesco faccia sembrare tutto inverosimile. Ogni cosa è studiata, ma altresì fresca, divertente. Le azioni si svolgono velocemente, il ritmo è sostenuto.
E gli attori sono perfetti. Claudette Colbert era sempre fantastica in questi ruoli da donna semplice ma intraprendente: espressiva, simpatica, sta al gioco. Meraviglioso John Barrymore, nei panni di una persona davvero sagace. Don Ameche è un'ottima spalla e sbruffone quanto basta. Anonimo, come dev'essere per la trama, Francis Lederer. Convincente nel ruolo dell'arrogante Mary Astor. E sì, c'è anche l'odiosa Hedda Hopper, che in questo caso regge bene la parte.
Un film piacevole, mai banale per tutti gli snodi narrativi e che fa impallidire le commedie odierne. Un gioiello.
Da vedere assolutamente. Consigliatissimo. 


Voto: ***1/2/****









 Il trailer:








Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?











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