martedì 20 settembre 2016

Il ventre dell'architetto di Peter Greenaway, film drammatico dai toni grotteschi e surreali. Visivamente di impatto, con un bravissimo protagonista: Brian Dennehy. Ambientato in una Roma straniante. Memorabile la colonna sonora di Wim Mertens

Oggi vi voglio parlare di un film di parecchi anni fa. Un film di un regista e autore particolarissimo, che dà molta importanza alla cura dei dettagli, della fotografia,della messa in scena.
Mi riferisco a Il ventre dell'architetto di Peter Greenaway.
Ecco la recensione:




 
Il ventre dell'architetto (The Belly of an Architect) di Peter Greenaway del 1987. Con Brian Dennehy, Chloe Webb, Stefania Casini, Lambert Wilson, Vanni Corbellini, Marino Masé, Sergio Fantoni, Andrea Prodan, Fabio Sartor, Francesco Carnelutti, Alfredo Varelli, Geoffrey Copleston, Marne Maitland, Claudio Spadaro, Rate Furlan. (118 min. ca.)
L'architetto americano Stourley Kracklite (Dennehy) va a Roma con la moglie Louisa (Webb) per allestire una mostra su Étienne-Louis Boullée. Dopo un po' però si sente male e scopre di essere affetto da un tumore al pancreas in fase terminale ed inizia a fissarsi su immagini e particolari di statue che riproducono ventri. Nel frattempo, la moglie lo tradisce con Caspasian Speckler (Wilson) nonostante stia aspettando un figlio da lui. 

















Film drammatico grottesco e visionario, assurdo e tragico. 
Come sempre Greenaway presta attenzione all'immagine, alla sua composizione, alla cura maniacale degli elementi e probabilmente si sarà sentito in sintonia col protagonista. 
Roma viene utilizzata non come mera cartolina: i suoi monumenti vengono ripresi e illuminati sotto una luce diversa, con effetto straniante, suggestivo, ma piuttosto inquietante, allucinato. 
Bravissimo Brian Dennehy: istrionico, imponente come il suo personaggio, espressivo senza mai essere troppo sopra le righe. Un film che parla per metafore: vita, morte, arte.. 
Visivamente (ed anche emotivamente) di impatto, con scene davvero forti (ma non così estreme come in altre opere del regista gallese). Ottima la fotografia. Memorabile la colonna sonora di Wim Mertens (Struggle for Pleasure è famosissimo). Era stato presentato in concorso a Cannes. Da vedere. Consigliatissimo.


Voto: ***1/2







Struggle for Pleasure:








Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?











 
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