domenica 15 giugno 2014

Her (Lei) di Spike Jonze, ineccepibile e lucida disamina sulla solitudine dell'uomo moderno in un mondo supertecnologico ma vuoto di rapporti interpersonali. Fantastici gli attori: dal protagonista Joaquin Phoenix ad Amy Adams. Menzione speciale con lode alla voce della Johansson che non appare mai ma sembra esserci sul serio. Quasi un capolavoro

Oggi vi voglio parlare di un film recente che mi è piaciuto molto per il tema trattato, per l'ambientazione, per la recitazione, per la regia sapiente.
Mi riferisco ad Her (mi rifiuto di chiamarlo con il titolo tradotto Lei. Perché non lasciarlo com'era? Non andava bene? Era così breve... Vabbè, sulla distribuzione lasciamo perdere...) di Spike Jonze.
Ecco la recensione [ATTENZIONE, contiene SPOILER]:




Lei (Her) di Spike Jonze del 2013. Con Joaquin Phoenix, Scarlett Johansson, Amy Adams, Rooney Mara, Olivia Wilde, Chris Pratt, Portia Doubleday. (126 min. ca.)
E' la storia di Theodore Twombly (Phoenix), elaboratore di lettere per conto di altri che, in un mondo computerizzato nel quale avere dei contatti reali è sempre più difficile, dopo la separazione con la moglie, per caso, acquista un nuovo sistema opearativo per auricolare e computer chiamato "OS 1" basato su un'intelligenza artificiale in grado di capire e provare emozioni. Sceglie un'interfaccia femminile e al riavvio appare la voce di Samantha (Johansson). E' l'inizio di un rapporto che va oltre alle aspettative ma che, inevitabilmente, non potrà funzionare anche se i due si amano (o così credono), nonostante Samantha riesca a capire Theodore come mai nessun'altra donna ha fatto prima. Dovrà finire forzatamente per nuove esigenze di tutti e due che cozzano con la vita reale. 


















Interessante analisi sulla solitudine dell'uomo moderno che vive in un mondo supertecnologico ma non riesce a vivere normalmente relazioni interpersonali.
Le situazioni sono paradossali, surreali nel classico stile di Jonze, ma tristemente plausibili (non siamo arrivati a questo punto ma quasi). 
E' un film che turba, commuove, fa pensare. 
La regia è perfetta, si serve di Phoenix che riesce a dare tutto se stesso nell'interpretare una persona (piuttosto patetica in verità) che vorrebbe tanto amare ed essere amato ma che è inchiodato in una situazione che gli fa preferire una voce rispetto a una ragazza vera e propria. 
In certi momenti lo si vorrebbe abbracciare per la tenerezza che fa provare. 
Scarlett Johansson è una Samantha impeccabile: quando la si sente non si possono immaginare altre voci al suo posto per recitare una parte così bizzarra in modo così espressivo. E' sexy, reale sul serio, non sembra stia recitando. Davvero fantastica, una scoperta. (Non so fare paragoni con Micaela Ramazzotti, ma non credo valga la pena sentirla: se una cosa è perfetta lo è. Punto e basta).
Amy Adams qui ha un ruolo totalmente diverso da quelli che aveva avuto ultimamente: è una donna normale, un po' sciatta, frustrata, sola. E' la versione femminile di Theodore (infatti è l'unica che riesce a comprendere la sua solitudine). E lei riesce ad interpretarla con disinvoltura e convinzione riconfermandosi una delle attrici odierne più brave ed interessanti). 
La sceneggiatura è semplice ma originale, efficace e profonda (l'Oscar è meritatissimo) ed insieme alla regia riesce a creare delle immagini suggestive e coinvolgenti. L'idea di base è apparentemente banale se vogliamo, ma viene resa sulla scena con una lucidità che probabilmente se raccontata da altri e con una diversa sceneggiatura, sarebbe diventata una cosa confusa e squallida. 
Ogni particolare è studiato: dagli ambienti (scenografia favolosa. Non parliamo della fotografia brillante, visivamente d'impatto) al look (le camicie e i pantaloni a vita alta di Theodore sono stupende. Per non parlare dei baffi che sfoggia), alla colonna sonora eterea degli Arcade Fire (bisogna menzionare anche la malinconica e dolce The Moon Song di Karen O). Tutto è molto coerente con se stesso.
Anche se il finale può spiazzare ci si trova davanti ad un'opera davvero efficace sia nei contenuti che esteticamente. 
Una gran bella prova di cinema. Quasi un capolavoro. (Magari lo diventerà col tempo. O forse no. Aspettiamo...) Da vedere assolutamente (in lingua originale, vi prego!). 


Voto: ****1/2























Il trailer:






Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?









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