martedì 10 giugno 2014

CULT da recuperare: Le relazioni pericolose di Stephen Frears. Cast eccezionale per un film ricco di eleganza, fascino, ambiguità, suggestione nella Francia del 1700

Oggi vi voglio parlare di un altro cult degli anni '80 (e non solo) sempre con Glenn Close (insieme ad un cast perfetto). E' del regista di Philomena*, ha fatto scuola, è in costume... L'avrete sicuramente indovinato.
Mi sto riferendo a Le relazioni pericolose di Stephen Frears.
Ecco la recensione:




Le relazioni pericolose (Dangerous Liaisons) di Stephen Frears del 1988. Con Glenn Close, John Malkovich, Michelle Pfeiffer, Uma Thurman, Keanu Reeves, Swoosie Kurtz, Mildred Natwick, Peter Capaldi. (119 min. ca.)
Nella Francia del 1700, Velmont (Malkovich), un nobile libertino e la subdola Marchesa Isabelle de Merteuil (Close) - che un tempo si erano amati - tramano per far perdere la verginità a Cécile (Thurman), futura sposa dell'amante di lei e al contempo per far innamorare l'irreprensibile e devota Madame de Tourvel (Pfieffer). Il gioco scivolerà dalla mano di lui, quando si innamorerà perdutamente di Madame de Tourvel, ma dovrà lasciarla per rispettare il patto con la Marchesa. Finale tragico. 















Interessante intrigo (tratto dal romanzo omonimo di Choderlos de Laclos, nel quale seduzione, erotismo, amore, cinismo, perfidia, sono ben radicati nella storia e nei personaggi. Frears sa addentrarsi in quel mondo di sotterfugi con intelligenza critica, lo sa espolare, sa umanizzare i suoi protagonisti.
Il cast è perfetto: Glenn Close è ancora una volta perfetta nel ruolo di seduttrice e dominatrice cinica e odiosa, Malkovich con quei suoi modi ambigui e affascinanti è un Velmont sublime, Michelle Pfeiffer è, come sempre a suo agio nei film in costume per il suo fascino, la sua bellezza delicata e la sua eleganza, oltre che per la sua bravura nel calarsi in personaggi fragili e vulnerabili. Sempliciotta, ancora acerba (giustamente) la Thurman, bravo Reeves. Ogni cosa è al proprio posto e, quando le macchinazioni diventano difficili da seguire, il colpo di coda (o meglio di spada), mette tutto in ordine. Grande film, maestoso, licenzioso e provocatorio mai fine a se stesso, mai volgare, sempre con gusto.
Da vedere assolutamente. Cult.
(Di Stephen Frears con Michelle Pfeiffer è assolutamente da vedere anche Chéri: non un capolavoro, ma tanto tanto elegante e lei è meravigliosa. E come al solito sottovalutata. Ancora non si spiega perché non abbia ancora mai vinto un Oscar.)
Dell'anno successivo è il film Valmont di Milos Forman tratto dallo stesso romanzo, con Colin Firth nel ruolo del protagonista.

*Mia recensione

Voto: ***1/2/****
















Il trailer:







Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?











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