Mi riferisco a Gli ultimi saranno ultimi di Massimiliano Bruno.
Ecco la recensione:
Gli ultimi saranno ultimi di
Massimiliano Bruno del 2015. Con Paola Cortellesi, Alessandro
Gassmann, Fabrizio Bentivoglio, Stefano Fresi, Ilaria Spada, Giorgio
Caputo, Irma Carolina Di Monte, Alessandra Costanzo. (98 min. ca.)
Anguillara.
Luciana Colacci (Cortellesi) lavora come operaia in un'azienda
tessile. Il marito Stefano (Gassmann) tira a campare puntando sempre
su scommesse che non vanno a buon fine. Quando rimane incinta,
Luciana viene licenziata (o meglio, come dicono i capi, non le viene
rinnovato il contratto) e si ritrova nello sconforto più totale, con
Stefano che non vuole collaborare.
Film - tratto da un'opera teatrale dello stesso Bruno e portata in scena sempre dalla Cortellesi - che parte come una commedia e
che via via si fa sempre più drammatica in un vortice di sofferenza
e disillusione.
Interessante per la costruzione degli eventi, l'uso
intelligente dei flashback e flashforward e un montaggio peculiare (che destruttura e ricompone),
ha un bel pathos narrativo in crescendo (che rende la tensione e la
psicologia della protagonista).
Riesce altresì a parlare di
precariato del lavoro e regala uno spaccato della società impietoso
(un ritratto agghiacciante), a tratti straziante, che turba e
profondamente verosimile.
Per contro però ha talvolta dei dialoghi
tagliati con l'accetta, dei personaggi macchietta (come la guardia
che dorme sempre, anche in una scena cruciale), una recitazione non
sempre all'altezza da parte di alcuni attori.
Inoltre, cosa
importantissima e intollerabile, casca sul finale.
Gli ultimi tre
minuti sono terrificanti e vanificano tutto quanto espresso fin poco
prima: i temi trattati e l'equilibrio di un'opera che, ammettiamolo,
già peccava di una fattura da fiction e che in questo caso, con un
epilogo a tarallucci e vino, lo conferma.
Brava comunque Paola
Cortellesi, molto convincente (teatralizzazioni a parte). Alessandro
Gassmann è invece troppo sopra le righe e Bentivoglio pare spaesato.
Sempre piacevo invece Stefano Fresi.
Da vedere per curiosità e per
arrabbiarvi prima con la vicenda e poi per una conclusione che non le
rende giustizia. Consigliato.
Voto: **1/2
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
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