venerdì 15 settembre 2017

Dal tramonto all'alba di Robert Rodríguez, commedia d'azione che vira nell'horror/splatter più truculento. Ambientazione, regia, sceneggiatura e cast ad altissimi livelli

Oggi vi voglio parlare di un film di un po' di anni fa ormai. Una commedia d'azione/horror diventata subito un cult.
Mi riferisco a Dal tramonto all'alba di Robert Rodríguez.
Ecco la recensione:






Dal tramonto all'alba (From Dusk till Dawn) di Robert Rodríguez del 1996. Con George Clooney, Quentin Tarantino, Harvey Keitel, Juliette Lewis, Ernest Liu, Salma Hayek, John Hawkes, Tito Larriva, Cheech Marin, Michael Parks, Kelly Preston, Brenda Hillhouse, Tom Savini, Fred Williamson, Danny Trejo, John Saxon, Marc Lawrence. (110 min ca.)
Texas. Seth Gecko (Clooney) e suo fratello Richard (Tarantino) sono due rapinatori in fuga dalle autorità. Devono scappare in Messico, dove li aspettano i loro complici. Allora prendono in ostaggio una famiglia col camper composta da padre vedovo e due figli: Jacob (Keitel), Kate (Lewis) e Scott (Liu). Arriveranno in Messico, raggirando la frontiera, ma dovranno prima uscire vivi dal locale "Titty Twister", covo di vampiri. 




















Film d'azione/horror che si presenta fin da subito come bizzarro e demenziale. 
La sequenza d'apertura è davvero geniale e tiene subito lo spettatore inchiodato alla poltrona. 
Con sangue, situazioni assurde, ma ancora non si può prevedere ciò che succederà di lì a poco. 
Quello che sembra semplicemente una commedia d'azione grottesca diventa di colpo un horror/trash/splatter dei più truculenti (rifacendosi ai classici di zombie) con teste mozzate, corpi dilaniati, bruciati, bruciati, che si squagliano in poltiglia viscida, ecc.... Il tutto però in chiave comica e surreale. 
Il cast è perfetto. George Clooney, checché se ne dica, è sempre stato un bravo attore capace di affrontare qualsiasi genere. Anche se qui forse non era al suo massimo, è davvero in parte e ironico quanto basta. Ottimo anche Tarantino (autore della sceneggiatura. Si sente la sua firma. La sua cinefilia, il sangue a litri, la violenza) in un ruolo ambiguo e detestabile al punto giusto. Harvey Keitel è come sempre perfetto, nient'altro da aggiungere. Juliette Lewis ha il piglio giusto. Ma tutti sono simpatici e riescono ad essere convincenti. 
Un film che non si prende sul serio e davvero divertente. Violentissimo, per stomaci forti, eppure tanto avvincente, ben realizzato (anche gli effetti speciali), con bellissime ambientazioni, scenografie e canzoni. 
Da vedere (quando si è in vena). Consigliatissimo.


Voto: ***







Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?













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