lunedì 7 agosto 2017

Una di Benedict Andrews, film drammatico ambiguo e scarno, teso e coinvolgente. Con un'ottima protagonista: l'eterea Rooney Mara

Oggi vi voglio parlare di un film recente. Un film drammatico canadese presentato durante lo scorso Festival del Cinema di Roma.
Mi riferisco a Una di Benedict Andrews.
Ecco la recensione:






Una di Benedict Andrews del 2016. Con Rooney Mara, Ben Mendelsohn, Riz Ahmed, Indira Varma, Tara Fitzgerald, Tobias Menzies Mark, Isobelle Molloy. (90 min. ca.)
Una (Mara) è una giovane donna che va in cerca di Ray (Mendelsohn), un uomo che aveva avuto con lei, quand'era tredicenne (che era apparentemente consenziente), una relazione di natura sessuale. Lo ritrova e cerca di instaurare di nuovo un rapporto. 









Film drammatico basato sull'opera teatrale Blackbird di David Harrower. 
Ansiogeno, tristissimo e tutto basato sul gioco tra flashback e presente, è un'opera molto scarna, minimale, la cui storia si svolge in un arco temporale di poche ore. 
Eppure si percepisce benissimo quanto sia morboso il rapporto tra la protagonista, vittima soggiogata e il suo stupratore (pedofilo). 
È proprio questa visione distorta della realtà ad essere ben rappresentata ed è disturbante per lo spettatore. I dialoghi sono crudi, senza filtri, così come altre scene particolarmente spiacevoli. 
L'ambiguità tra il giusto e sbagliato è sottilissima e il regista riesce a renderla palpabile. 
Il cast è azzeccato. Ovviamente chi la fa da padrone è Rooney Mara che regala un'interpretazione dolente ed intensa. Già la sua fisicità, il linguaggio non verbale (gesti, postura), quel suo essere eterea e sfuggente riesce a rendere il personaggio credibile. Un personaggio all'inizio deciso e poi via via sempre più fragile, sperduto, disturbato, che vive di rimpianti (come quello di Ray, un misurato Ben Mendelsohn). 
Un film teso (ed altrettanto lo è la colonna sonora), che spiazza e in alcuni punti fa davvero male. 
Non tutto funziona e il finale lascia ancora più basiti, tuttavia quel non detto, il lasciare in sospeso è il perno del tutto, è insito nella vicenda, perciò coerente. Coinvolgente. 
Da vedere. Consigliato. 

Voto: ***





Il trailer:








Voi l'avete visto? coa ne pensate?














Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata

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