lunedì 29 maggio 2017

Wall Street - Il denaro non dorme mai di Oliver Stone, debole sequel del cult anni '80. Buona la regia e ottima la colonna sonora ma è tutto molto sottotono e il ricco cast è mal sfruttato

Oggi vi voglio parlare di un film di qualche anno fa. Un film drammatico diretto da un bravo autore molto discontinuo. E questo ne è un esempio.
Mi riferisco a Wall Street - Il denaro non dorme mai di Oliver Stone.
Ecco la recensione:






Wall Street - Il denaro non dorme mai (Wall Street: Money Never Sleeps) di Oliver Stone del 2010. Con Michael Douglas, Shia LaBeouf, Josh Brolin, Carey Mulligan, Susan Sarandon, Frank Langella, Eli Wallach, Vanessa Ferlito, Charlie Sheen, Austin Pendleton, Julianne Michelle. (133 min. ca.)
Gordon Gekko (Douglas) viene rilasciato dopo otto anni di reclusione. Ad aspettarlo non ci sarà nessuno. Neanche la figlia Winnie (Mulligan) con cui non ha rapporti da moltissimo tempo e che intanto si è fidanzata con Jacob Moore (LaBeouf), anche lui broker a Wall Street. I crolli della borsa e interessi comuni porteranno un avvicinamento tra Gekko e Jacob e forse anche un riavvicinamento padre-figlia. 

















Sequel del famosissimo cult del 1987 Wall Street
Un dramma debole che non si avvicina minimamente al primo grintoso, ansiogeno e ritmato film. Se la regia è - ovviamente - buona, la sceneggiatura è piuttosto anonima, che peggiora man mano che il film va avanti. 
Gordon Gekko viene presentato, come sarebbe anche giusto, data la vicenda passata, come un personaggio sbiadito. 
Il problema è che effettivamente non ha nessun appeal, non pare quel gran personaggio che tutti conoscevamo. 
Michael Douglas è sempre molto bravo e ci mette del suo per caratterizzarlo degnamente ma non riesce del tutto nell'intento, perché non è carismatico neanche sulla carta. 
Ma tutto il cast è sprecato. Shia LaBeuf sembra costantemente perso. Susan Sarandon, Frank Langella, Josh Brolin, Eli Wallach compaiono poco (Wallach dimostra di avere sempre una grande personalità). Forse l'unica veramente valida è Carey Mulligan che splende però di luce propria ed è espressiva anche con un solo sguardo. 
Si salva anche la stupenda colonna sonora con i brani di David Byrne e Brian Eno che ben si integrano, bisogna ammetterlo, con le immagini. Ma se dovevano riuscire a ricreare quell'atmosfera simil-anni '80 (o nostalgica) non ci siamo proprio. Rimangono soltanto delle belle canzoni, piacevolissime da ascoltare. 
Un film deludente che, anche se cerca di approfondire Gordon Gekko come uomo e padre, lo fa rimanendo comunque in superfcie. 
Da vedere solo per curiosità. 


Voto: **1/2




Il trailer:







Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?











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