lunedì 14 marzo 2016

Shakespeare in Love di John Madden, film commedia/sentimentale su William Shakespeare e la sua musa ispiratrice. Di teatro ce n'è ben poco - ovviamente - solo tanta farsa. Vincitore di sette Oscar. Quasi tutti immeritati

Oggi vi voglio parlare di un film di parecchi anni fa ormai. Un film film che aveva avuto un grande, enorme e immeritato successo.
Mi riferisco a Shakespeare in Love di John Madden
Ecco la recensione:





Shakespeare in Love di John Madden del 1998. Con Joseph Fiennes, Gwyneth Paltrow, Geoffrey Rush, Tom Wilkinson, Judi Dench, Colin Firth, Imelda Staunton, Martin Clunes, Simon Callow, Ben Affleck, Rupert Everett, Marlowe, Daniel Brocklebank, Jim Carter, Mark Williams. (115. min. ca.)
Londra, 1593. Il drammaturgo William Shakespeare (Fiennes), viene praticamente obbligato dall'impresario Philip Henslowe (Rush) a scrivere una pièce teatrale. Ma gli manca l'ispirazione. Christopher Marlowe (Everett) gli dà uno spunto per una commedia ma lui proprio non riesce a combinare nulla. Tutto cambierà quando conoscerà Lady Viola (Paltrow), amante del teatro e dei suoi lavori, che per poter diventare un'attrice nel teatro elisabettiano dove solo gli uomini potevano recitare, si traveste per l'appunto da uomo. Tra loro nascerà un amore forte e passionale, anche se la giovane è promessa sposa di Lord Wessex (Firth) con l'approvazione della regina Elisabetta I (Dench) e lui potrà finalmente scrivere Romeo e Giulietta e successivamente La dodicesima notte
































Pellicola a metà strada tra la farsa, la commedia e il sentimentale palesemente scritto a tavolino per piacere al pubblico, alla critica: in gergo "acchiappa-Oscar": e di Oscar ne ha vinti ben sette (tra cui quello per il Miglior Film, quasi tutti immeritati, per l'appunto) oltre a ricevere tredici nomination. 
Alcuni attori, a partire da Joseph Fiennes, facevano parte del cast del concorrente Elizabeth. Il cast è variegato: qualche buon nome intervallato ad altri insignificanti. Gwyneth Paltrow è inespressiva, scialba, non ha carisma risultando non credibile come musa ispiratrice. Tra l'altro, cosa rarissima - l'eccezione alla regola -, il doppiaggio la migliora, poiché in lingua originale ha una voce altrettanto anonima come è lei e a parte in qualche momento, sembra non avere proprio nerbo, non riesce a dar peso alle parole. Incredibile sia riuscita a prendere l'Oscar a discapito di Cate Blanchett (seppur Elizabeth sia tutt'altro che un capolavoro, la sua performance era assolutamente di valore). 
Il suddetto Joseph Fiennes è altrettanto monoespressivo e poco nella parte. Geoffrey Rush, Colin Firth, Tom Wilkinson sono irritanti (e non per il ruolo). Judi Dench, bravissima e come sempre espressiva e carismatica ha vinto l'Oscar come Miglior Attrice Protagonista, quando è in scena per tre minuti di orologio (lei stessa era imbarazzata per il premio. Giustamente). Imelda Staunton è simpatica, ma anche lei troppo sopra le righe come tutta "l'opera". Jim Carter è altrettanto una macchietta. 
Belli i costumi, passabili le scenografie (la cosa migliore però è la ricostruzione del teatro elisabettiano), sceneggiatura pessima, colonna sonora convenzionale con il motivetto del tema portante che rimane in testa. John Madden - che aveva diretto tanto bene La mia regina*, ancora una volta con Judi Dench, qui ha fatto un passo indietro dirigendo un film melenso, zucchero, da coma glicemico. 
Il tono - farsesco, precisamente - risulta finto, goffo: le gag sono sgonfie, non fanno ridere, ma storcere il naso, gli eventi sono prevedibili, alcune scene forzate, telefonatissime (anche la prima notte d'amore tra Viola e Shakespeare). 
E ciò che è più grave è che Shakespeare stesso viene banalizzato (come persona, dato che la caratterizzazione è stereotipata, poco approfondita) e ridicolizzato nonostante la veridicità della storia (troppo romanzata e semplificata). 
La fiera del cattivo gusto. Orribile, superficiale, cinematograficamente risibile – ma apparentemente di bella facciata - e solo per un pubblico di bocca buona e ragazzine urlanti per qualche bacio e scena di sesso. 
Sopravvalutato ("Da chi?" Da molti, moltissimi), ha avuto la fortuna di avere una buona promozione ed essere pompato all'inverosimile. 
Da vedere soltanto per curiosità. Sconsigliato è dir poco.


*Mia recensione
Voto: *1/2/**







Il trailer:






Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?











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