giovedì 3 marzo 2016

The Lobster di Yorgos Lanthimos, film disturbante, vero e proprio incubo su una società malata in cui l'uomo non sa più stare né con gli altri né con se stesso. Messa in scena impeccabile, cast affiatato. Un gioiello

Oggi vi voglio parlare di un film recente. Un film di un regista greco nella sua prima avventura con un'opera in lingua inglese. Un'opera molto, molto particolare.
Mi riferisco a The Lobster di Yorgos Lanthimos.
Ecco la recensione [ATTENZIONE, immagini e testi spoiler]:





The Lobster di Yorgos Lanthimos del 2015. Con Colin Farrell, Rachel Weisz, Jessica Barden, Olivia Colman, Ashley Jensen, Ariane Labed, Angeliki Papoulia, John C. Reilly, Léa Seydoux, Ben Whishaw. (118 min. ca.)
In un futuro distopico, le persone single vengono portate in un hotel vicino ad un bosco e costrette entro quarantacinque giorni un partner o una partner. Chi non ci riuscirà verrà trasformato in un animale (a scelta). David (Farrell), dopo un primo tentativo, fugge nel bosco e comincia a far parte del gruppo dei solitari che devono venire cacciati e uccisi dagli ospiti dell'albergo. Si innamora di una solitaria come lui (Weisz), miope come lui. Ma la loro felicità sarà messa a dura prova. 



















Pellicola - co-prodotta da vari paesi - bizzarra, inquietante, dai toni grotteschi, con una punta di umorismo nero, anche se in realtà non si ride mai, soltanto che le situazioni sono paradossali, demenziali. 
Lanthimos, regista e sceneggiatore, riesce a metterle in scena con lucidità e freddezza. 
Violenza psicologica che si insidia sottopelle e turba, ma anche violenza fisica (su animali), che fa star veramente male lo spettatore. 
Gli ambienti sono perfetti, suggestivi, le atmosfere aiutano a creare la tensione (anche visivamente è d'impatto). 
Tutto scorre bene, nella follia fino a tre quarti, quando la trama ha un salto senza spiegazione alcuna (alcuni passaggi sono poco chiari) e via via la conclusione appare un po' forzata. 
Bravi gli attori. Ognuno completamente dentro il proprio personaggio vittima degli eventi e della società. 
Una società malata, con l'impossibilità di star soli, ma anche l'incapacità di essere liberi come singolo all'interno della coppia, dovendo cercare a tutti i costi di essere uguale al partner. Rappresentazione estremizzata ma anche realistica della società attuale. 
Film surreale, onirico (vero e proprio incubo), disturbante (anche la colonna sonora contribuisce), che lascia il pubblico stremato, quasi allucinato e in preda all'angoscia, che sa mescolare vari generi per arrivare a colpire e a scuotere. Non lascia indifferenti, questo è indubbio. 
Da vedere assolutamente (quando si è davvero in vena, preparandosi a qualcosa di impegnativo e fuori dagli schemi). Consigliatissimo. 


Voto: ***1/2/****





Il trailer:






Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?











  
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