giovedì 17 marzo 2016

IN SALA - Truth - Il prezzo della verità di James Vanderbilt film di giornalismo d'inchiesta asciutto, solido e ben raccontato. Con due ottimi protagonisti (anche se spicca una meravigliosa e intensa Cate Blanchett)

Adesso vi parlo di un altro film in uscita oggi al cinema. Un film solido, ben scritto e ben interpretato da una grande protagonista.
Mi riferisco a Truth - Il prezzo della verità di James Vanderbilt.
Ecco la recensione:





Truth - Il prezzo della verità (Truth) di James Vanderbilt del 2015. Con Cate Blanchett, Robert Redford, Topher Grace, Dennis Quaid, Elisabeth Moss, Bruce Greenwood, David Lyons, John Benjamin Hickey, Stacy Keach. 2005. Mary Mapes (Blanchett), giornalista e produttrice televisiva del programma "60 Minutes" della CBS, pupilla del famoso anchorman Dan Rather (Redford), si trova nei guai fino al collo dopo aver diffuso lo scoop secondo cui l'allora presidente degli Stati Uniti George Bush avrebbe disertato il suo incarico da pilota nella Guardia Nazionale Aerea durante la guerra nel Vietnam. Inizialmente la notizia venne presa come veritiera, ma in molti cominciarono presto a trovare cavilli per smentire l'attendibiltà delle fonti, mettendo in discussione anche i documenti portati a testimonianza. La controversia portò al suo licenziamento (nonché al licenziamento del gruppo di lavoro della stessa Mapes) e le dimissioni (forzate) di Rather. 















Pellicola biografica e d'inchiesta giornalistica molto solida. 
Le vicende anche se non sono facili da seguire (soprattutto per lo spettatore italiano, che sicuramente non conoscerà la storia) si snodano senza intoppi, il ritmo è sempre teso e anche se si intuisce l'epilogo, si rimane in ogni caso coinvolti e col fiato sospeso. 
La regia è molto asciutta, essenziale. Vanderbilt sa dirigere bene gli attori, anche se chi spicca - ma non è una novità - è Cate Blanchett in un ruolo di donna forte che viene totalmente distrutta dalle calunnie che con le sue stesse mani si è buttata addosso. Una donna, forte, decisa, ma che niente può fare contro le decisioni che vengono dall'alto. Mary Mapes è una sintesi tra Veronica Guerin (la performance, non la figura della giornalista, meglio specificare) e Jasmine Francis come personalità e lei riesce a darle tutte le sfumature possibili, anche fisicamente. Nelle scene di struggimento è insuperabile (una in particolare mette i brividi), ma anche in quelle iniziali, quando la Mapes è così convinta della sua causa è al massimo dell'espressività. Ogni emozione passa per il suo volto (e come sempre anche per la sua voce). Geniale. Ottimo anche Robert Redford che con poco riesce a fare molto: anche se invecchiato ha una classe e un carisma ineguagliabile. Piccola parte - piccolissima anzi - per Elisabeth Moss (ricorda molto il suo personaggio in Mad Men togliendo gli abiti d'epoca). Piccolo ruolo anche per Dennis Quaid, che interpreta il Colonnello Roger Charles, sempre del team della Mapes. Gli altri fanno la loro con molta convinzione. 
Interessante il rapporto tra politica e giornalismo: tutto il dietro le quinte è affascinante, rende partecipi e fa arrabbiare, soprattutto quando la Mapes si trova davanti alla commissione a rispondere del suo lavoro. 
Anche se qualche difetto è presente, ad esempio l'essere un po' low-profile, leggermente di maniera negli ultimi minuti e di fattura televisiva (ma non è un male, dato che parla di tv e media), rimane comunque un film bilanciato, che mostra in modo obiettivo quanto accaduto. I contenuti inoltre evitano l'effetto schematico tipico delle biografie, con continui cambi di rotta e colpi di scena: c'è dinamismo. Gli attori, l'ambientazione fanno il resto (la colonna sonora non è invadente, si limita a sottolineare alcuni momenti). Non un capolavoro, ma è decisamente godibile. 
Da vedere. Consigliato.


Voto: ***1/2









Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?












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