mercoledì 23 marzo 2016

Un anno vissuto pericolosamente di Peter Weir, film che mescola più generi in un'atmosfera inquietante e disturbante. Linda Hunt ruba la scena a Mel Gibson e a Sigourney Weaver

Oggi vi voglio parlare di un film di parecchi anni fa. Un film particolare di un bravo autore.
Mi riferisco a Un anno vissuto pericolosamente di Peter Weir.
Ecco la recensione:




 
Un anno vissuto pericolosamente (The Year of Living Dangerously) di Peter Weir del 1982. Con Mel Gibson, Sigourney Weaver, Linda Hunt, Guy Hamilton, Bambel Roco, Dominador Robridillo, Michael Murphy, Noel Ferrier, Domingo Lamdisho, Bill Kerr. (115 min. ca.)
1965. Guy Hamilton (Gibson), giornalista australiano, arriva a Giacarta (Indonesia) come corrispondente estero. Lì viene aiutato da Billy Kwan (Hunt), fotografo e cineoperatore ad avere più visibilità. Quest'ultimo - uomo di grande sensibilità, indignato dal grado di povertà in cui vivono gli abitanti del posto - gli farà conoscere Jill Bryant (Weaver), una donna che lavora all'ambasciata britannica. Inizieranno una travagliata relazione e lei gli confiderà un segreto importante che potrebbe diventare uno scoop: un colpo di stato che avverrà entro poco. Sta a lui servirsene o meno. 









Pellicola particolare che mescola più generi (drammatico, thriller/spionaggio, sentimentale) e che coglie perfettamente l'atmosfera di miseria e paura che vivono anche soltanto le persone di passaggio. Scenografie e ambienti ottimi, così come la fotografia. 
La storia sarebbe molto interessante, sebbene un po' telefonata, forzata (soprattutto il rapporto tra Guy e Jill. Anche se voluto, è comunque la classica storia d'amore in tempo di guerra per far empatizzare lo spettatore con i personaggi). 
La regia è molto buona però: asciuta, di polso. Come sempre Peter Weir predilige quella dimensione lugubre, sofferente, spaventosa e sovrannaturale che mette i brividi. Certe scene poi sono realmente toccanti e disturbanti. 
Gli attori sono in parte. Mel Gibson e Sigourney Weaver (qui meno convincente del solito però) sono adatti al ruolo ma chi spicca è Linda Hunt, che vinse anche l'Oscar per aver interpretato - egregiamente - il ruolo maschile di Billy, il fotografo affetto da nanismo. La sua performance è davvero notevole, sentita. 
Un film particolare più nella forma che nel contenuto (piuttosto prevedibile in realtà), che alterna momenti di dolcezza ad altri più crudi e brutali. 
Da vedere. Consigliato.


Voto: ***








Il trailer:








Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?












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1 commento:

  1. Bellissimo questo film!! Peter Weir è un grande autore, il tema/ambientazione cara al regista, ovvero la natura è presente anche qui. Viva Sigourney sempre!!

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