Mi riferisco a Un anno vissuto pericolosamente di Peter Weir.
Ecco la recensione:
Un anno vissuto pericolosamente
(The Year of Living Dangerously) di Peter Weir del 1982. Con Mel Gibson, Sigourney Weaver, Linda Hunt,
Guy Hamilton, Bambel Roco, Dominador Robridillo, Michael Murphy, Noel
Ferrier, Domingo Lamdisho, Bill Kerr. (115 min. ca.)
1965. Guy Hamilton (Gibson),
giornalista australiano, arriva a Giacarta (Indonesia) come
corrispondente estero. Lì viene aiutato da Billy Kwan (Hunt),
fotografo e cineoperatore ad avere più visibilità. Quest'ultimo -
uomo di grande sensibilità, indignato dal grado di povertà in cui
vivono gli abitanti del posto - gli farà conoscere Jill Bryant
(Weaver), una donna che lavora all'ambasciata britannica. Inizieranno
una travagliata relazione e lei gli confiderà un segreto importante
che potrebbe diventare uno scoop: un colpo di stato che avverrà
entro poco. Sta a lui servirsene o meno.
Pellicola particolare che
mescola più generi (drammatico, thriller/spionaggio, sentimentale) e
che coglie perfettamente l'atmosfera di miseria e paura che vivono
anche soltanto le persone di passaggio. Scenografie e ambienti
ottimi, così come la fotografia.
La storia sarebbe molto
interessante, sebbene un po' telefonata, forzata (soprattutto il
rapporto tra Guy e Jill. Anche se voluto, è comunque la classica
storia d'amore in tempo di guerra per far empatizzare lo spettatore
con i personaggi).
La regia è molto buona però: asciuta, di polso.
Come sempre Peter Weir predilige quella dimensione lugubre,
sofferente, spaventosa e sovrannaturale che mette i brividi. Certe
scene poi sono realmente toccanti e disturbanti.
Gli attori sono in
parte. Mel Gibson e Sigourney Weaver (qui meno convincente del solito
però) sono adatti al ruolo ma chi spicca è Linda Hunt, che vinse
anche l'Oscar per aver interpretato - egregiamente - il ruolo
maschile di Billy, il fotografo affetto da nanismo. La sua
performance è davvero notevole, sentita.
Un film particolare più
nella forma che nel contenuto (piuttosto prevedibile in realtà), che
alterna momenti di dolcezza ad altri più crudi e brutali.
Da vedere.
Consigliato.
Voto: ***
Il trailer:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
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Bellissimo questo film!! Peter Weir è un grande autore, il tema/ambientazione cara al regista, ovvero la natura è presente anche qui. Viva Sigourney sempre!!
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